Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina da Siena a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

L’importanza della realtà

La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato? (Gv 7, 51)

Schegge di vangelo 20_03_2021

In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!». Altri dicevano: «Costui è il Cristo!». Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!». Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!». Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?». Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!». E ciascuno tornò a casa sua. (Gv 7, 40-53)

La presunzione, ossia pensare di sapere più degli altri o pensare di esserli superiore, può rappresentare un grande ostacolo tra gli uomini, ma anche tra l'uomo e Dio. Infatti, il presuntuoso confonde la propria volontà con quella di Dio, non valutando adeguatamente i propri limiti. Una parte dei farisei avevano già pregiudizi su Gesù in quanto originario della Galilea e inoltre non vogliono confrontarsi con la realtà, ascoltando direttamente Gesù come consigliato loro saggiamente da Nicodemo. E noi ci confrontiamo con la realtà e con la Parola di Dio oppure preferiamo stare in comodi e mondani ragionamenti?