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SESSI ALTERNI

L'identità intermittente, nuova frontiera del transessualismo

Un uomo scozzese presenzia in tribunale nello stesso giorno con un'identità maschile e poi femminile. In un unico corpo dovrebbero così coabitare a fasi alterne due persone, con doppi diritti – cui non corrispondono doppi doveri, per esempio quello di pagare doppie tasse. Infatti, il vero obiettivo è la liquefazione dell'essere umano.

Attualità 14_11_2022

L’identità di “genere” intermittente ci mancava. Come riporta il Telegraph, il 50enne Alan Morgan ha di recente presenziato in un tribunale scozzese in qualità di uomo e di donna nello stesso giorno. È quindi comparso davanti ai giudici prima come Alan Morgan e poi come Alannah Morgan. L’imputato è stato sottoposto a un ordine di restrizione della libertà per tre mesi a seguito di diversi reati legati all’ordine pubblico: schiamazzi, minacce, devastazioni, atti osceni in luogo pubblico, insulti a pubblico ufficiale e molto altro.

Morgan ha dovuto rispondere a quattro denunce diverse presso la Dundee Sheriff Court. Due riguardavano reati compiuti come Alan e le altre due come Alannah. È il risultato folle della possibilità di essere individuato con due identità diverse. Il disturbo di personalità multipla ha ricevuto il placet dal diritto.

Ad essere coerenti, Morgan dovrebbe allora pagare le imposte il doppio, sia come uomo sia come donna. Parimenti potrebbe votare due volte e, se candidato, prendere il doppio dei voti e sedere in due seggi al Parlamento, qualora fosse vincitore. Potrebbe poi sposarsi con il suo alias ed eventualmente divorziare da lui se il terapista di coppia avesse fallito il suo compito, mettere in piedi una società di persone con due soci, ricevere doppi regali per il compleanno e così via. Infine l’epiteto “persona doppia” potrebbe non essere più tale perché in alcuni casi potrà perdere la sua connotazione negativa.

Con Mr and Mrs Morgan che vengono processati in tribunale si apre una nuova fase della teoria del gender. Il transessualismo ci ha abituati ad una transizione identitaria: da uomo a donna o viceversa. Ma la persona rimaneva una, seppur nella testa del trasformista sessuale la persona di prima non c’era più, anzi: non c’era mai stata, perché chi si sente donna pur essendo uomo afferma, il più delle volte, che la sua vera identità, sin da piccolo, era femminile. Il corollario del transessualismo è uno sciame di tipologie identitarie che spaziano dalla commistione di maschi e femmine, ossia un transessualismo doppio e contemporaneo, ai sessi inventati, all’assenza di identità sessuale.

La nuova frontiera è l’identità intermittente in cui un giorno ci si sente uomini e il giorno dopo donne. La persona si sdoppia anche giuridicamente come abbiamo visto. Non è più quindi la medesima persona a passare dal mascolino al femmineo, come accade nel transessualismo classico, bensì abbiamo una persona di sesso maschile e un’altra di sesso femminile, ognuna responsabile dei suoi atti e non delle azioni dell’altra persona.

Questo transessualismo doppio è un nuovo confine del processo di liquefazione dell’identità personale. Se l’identità sessuale è ormai diventata nelle teste di molti una tavolozza di colori piena di nuances infinite, ora anche la persona stessa in quanto “uno” si liquefa. L’identità è sempre legata al concetto di “uno”, di un unico ente distinto dagli altri. Lo sdoppiamento di Mr Morgan, convalidato dalla legge, infrange anche questo assunto. In un unico corpo possono coabitare in fasi alterne due persone e non si tratta del disturbo delle personalità multiple, ma – così ci pare di sentire dalla bocca dei transgenderisti – una possibile e normale variante del transessualismo.