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IL FILM “CAROL”

La smania immorale di certi salesiani

Nel caso del film scelto dai Salesiani, Carol, di cui avete parlato ieri il tema e la tesi soggiacente sono così esplicitamente immorali da escludere la buona fede. Una smania di protagonismo e di sfida alla sana tradizione morale, l'irrisione della virtù della prudenza e l'appiattimento sullo spirito del mondo stanno producendo frutti amari.

Caro direttore, ho fatto questo mestiere per la Parrocchia di Ligonchio dal 1982 al 1992, in collaborazione con Ermanno del Cinema Olimpia di San Pellegrino. Passavo ore con lui a informarmi sulle recensioni dell'ACEC sul valore educativo dei film da proporre a un pubblico giovanile. Ammetto di aver sbagliato per superficialità due volte, su circa 300 titoli proposti in 11 anni: Sussurri e grida di Bergman e Atto di forza di Verhoeven. Ma nel caso del film scelto dai Salesiani Carol, di cui avete parlato ieri il tema e la tesi soggiacente sono così esplicitamente immorali da escludere la buona fede. Cose simili già accadute anche a Reggio Emilia, sul finire degli anni '60, quando un gesuita "illuminato" proponeva pellicole indecenti ai giovani delle Parrocchie del centro storico... Una smania di protagonismo e di sfida alla sana tradizione morale (insegnamento delle virtù e cammino verso la felicità-libertà dagli istinti), l'irrisione della virtù della prudenza e l'appiattimento sullo spirito del mondo stanno producendo i frutti amari che abbiamo sotto gli occhi.

Don Carlo Castellini