La preghiera sacerdotale
Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio (Gv 17,3)
In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi al cielo, disse: «Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e le tue sono mie, e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo; essi invece sono nel mondo, e io vengo a te». (Gv 17,1-11a)
Siamo nel cuore della preghiera sacerdotale di Gesù, poco prima del suo arresto. Con gli occhi rivolti al cielo, Egli parla al Padre con tenerezza e fiducia. È l’ora decisiva, quella della croce, e Gesù la vive come momento di glorificazione, perché attraverso il dono totale di sé, manifesta l’amore del Padre fino in fondo. In questa preghiera, Gesù non pensa a sé, ma a coloro che il Padre gli ha affidato: i discepoli. Li affida al Padre perché li custodisca. La vera vita, ci ricorda, non è una semplice esistenza, ma una relazione profonda con Dio, una conoscenza che nasce dall’amore e dalla fede. Hai mai pensato che Gesù prega anche per te, oggi, come ha pregato per i suoi discepoli? Ti abbeveri alla Parola di Dio abbondantemente? E poi cosa fai per custodire e vivere la Parola che hai letto?