La lettera inedita di Benedetto XVI: la mia rinuncia è piena e valida
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Una lettera scritta dal Papa emerito nell'agosto 2014, per rispondere alle obiezioni sulla validità e sull'opportunità della sua rinuncia, viene per la prima volta pubblicata in un libro di monsignor Nicola Bux ("Realtà e utopia nella Chiesa"), a cui era destinata. Un documento storico eccezionale che dovrebbe porre fine a tante sterili illazioni.

«Dire che nella mia rinuncia avrei lasciato “solo l’esercizio del ministero e non anche il munus” è contrario alla chiara dottrina dogmatica-canonica (…) Se alcuni giornalisti parlano “di scisma strisciante” non meritano nessuna attenzione». Così scriveva il papa emerito Benedetto XVI in una lettera del 21 agosto 2014 a monsignor Nicola Bux, che lo aveva interpellato a proposito dei dubbi e perplessità che avevano accompagnato la sua rinuncia al pontificato l’anno precedente.
Il testo integrale di questo documento eccezionale – che dovrebbe mettere fine alla lunga diatriba sulle intenzioni di Benedetto XVI riguardo alla sua rinuncia - viene ora pubblicato per la prima volta come appendice al libro “Realtà e Utopia nella Chiesa” scritto dallo stesso Nicola Bux con Vito Palmiotti per i “Libri della Bussola”.
Benedetto XVI, rispondendo alle obiezioni presentategli, giudica «pienamente» valida la rinuncia di un Papa e «fondato» il parallelismo «tra il Vescovo diocesano e il Vescovo di Roma in riferimento alla questione della rinuncia». Inoltre difende il diritto di un Pontefice a parlare e scrivere al di fuori «dell’ufficio di Papa», come ha fatto lui stesso continuando durante il pontificato a scrivere libri, come ad esempio i volumi dedicati a Gesù, che considera «una missione del Signore».
Questa lettera di Benedetto XVI, di cui si sapeva l’esistenza ma che non era mai stata pubblicata da monsignor Bux per evitare che diventasse soltanto un ulteriore strumento di feroci quanto inutili polemiche, è di fondamentale importanza storica perché permette di comprendere la mens del Papa emerito riguardo alla sua rinuncia e all’istituzione del pontificato emerito, ma anche più in generale la sua visione teologica del papato. Oltre ovviamente a chiudere il discorso su chi negli anni passati sia stato il “vero Papa”, che in realtà è una polemica che a persone di sana ragione è sempre apparsa fuori dalla realtà, ma che purtroppo ha attirato tante persone verso “falsi profeti”.
Nel libro la copia fotostatica della lettera è presentata insieme al testo della lettera che gli aveva inviato monsignor Nicola Bux, in cui sono raccolte alcune obiezioni alla rinuncia e al relativo rischio di “desacralizzazione” del papato; e in conclusione ci sono anche alcune valutazioni critiche sulle risposte offerte dal Papa emerito.
Benedetto XVI è anche tra i protagonisti del libro, di cui il carteggio con monsignor Nicola Bux è appunto un’appendice. Si tratta di un’analisi originale della crisi di fede che attraversa la Chiesa, mettendo a confronto il sano realismo di Giovanni Paolo II e appunto di papa Ratzinger («Il principio di realtà fatto persona», si intitola il capitolo a lui dedicato) con l’utopismo di papa Francesco e di quello che è definito un suo “precursore”: monsignor Tonino Bello, che tanta influenza continua ad esercitare nella Chiesa italiana e la cui figura è stata esaltata proprio da papa Bergoglio.
L’utopia è infatti una tentazione che affligge la Chiesa dal periodo post-conciliare e ha ripreso vigore con il pontificato di papa Francesco dopo che l’insegnamento e l’azione pastorale di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI erano state centrate sulle parole dell’Apostolo: «La realtà invece è Cristo». All’utopismo gli autori imputano le evidenti deviazioni dottrinali dell’esortazione post-sinodale Amoris Laetitia e dell’enciclica Fratelli tutti, in cui Cristo non è più fondamento né del matrimonio né della fratellanza umana.
Si tratta dunque di un breve studio molto utile a capire quanto è accaduto nella Chiesa in questi decenni e a comprendere le dinamiche attuali. Insomma, un libro della Bussola da non perdere.
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Per informazioni e prenotazioni scrivere a: distribuzione@lanuovabq.it
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