La correzione fraterna
Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo (Mt 18,15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro». (Mt 18,15-20)
Dove due o più seguaci di Gesù si trovano insieme, lì è presente anche Lui. Quando uno di loro sbaglia nei confronti di un altro, quell’errore riguarda tutta la comunità. Per questo è fondamentale richiamare chi sbaglia. Se il peccato ha ripercussioni collettive e non si interviene con una correzione fraterna, i malintesi rischiano di moltiplicarsi, generando confusione e divisioni. Gesù indica un percorso preciso per chiarire: prima un confronto riservato, poi con l’aiuto di alcuni testimoni, e infine se necessario davanti all’intera comunità. Solo così si possono affrontare in modo serio e responsabile gli sbagli che mettono in pericolo l’unità. Preghiamo quindi il Signore perché nelle nostre relazioni, in famiglia come in parrocchia o con gli amici, regnino sempre trasparenza e fiducia reciproca. Hai il coraggio di farti correggere quando commetti un errore?