Il Papa ai croati: «un popolo che ama Cristo e la sua Chiesa»
Il saluto di Leone XIV ai pellegrini provenienti dalla Croazia: «La tradizione ricevuta dai vostri padri è un tesoro prezioso, che voi custodite con cura e che siete chiamati a rinnovare continuamente».

«Hvaljen Isus i Marija!»: Leone XIV ha esordito così ieri nel suo saluto ai pellegrini croati giunti a Roma per il pellegrinaggio giubilare, poco prima della Messa celebrata sul sagrato della basilica vaticana dall'arcivescovo di Zagabria, mons. Dražen Kutleša. Il Papa ha rivolto un discorso breve ma denso di elogi al popolo croato, «che lungo i secoli ha saputo restare saldo nella comunione con la Chiesa e fedele al Successore dell’Apostolo Pietro», un «popolo che ama Cristo e la sua Chiesa», e la cui «coerenza di vita è una parola evangelica più eloquente di tanti discorsi».
Nella «presenza numerosa e orante» Leone XIV coglie la vitalità di una fede ricevuta dai padri che continua a portare frutto: «La tradizione ricevuta dai vostri padri è un tesoro prezioso, che voi custodite con cura e che siete chiamati a rinnovare continuamente, rimanendo sempre aperti a riconoscere ciò che insuffla lo Spirito Santo». Un legame, quello con le proprie radici cristiane, coltivato e testimoniato – ricorda il Papa – anche dai croati che si trovano lontano dalla patria. Infine, l'invito a non dimenticare « che la fede cresce e si rafforza quando è condivisa: perciò, vi invito a trasmettere con gioia ai vostri figli e alle nuove generazioni i valori cristiani che hanno plasmato la vostra lunga storia e la vostra cultura. In questo modo continuerete ad essere un fermento di pace, bene e di speranza in un mondo lacerato dalle violenze e guerre, che anche voi conoscete dalla vostra storia».