Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Eusebio di Vercelli a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Il dramma di Erode

Il re si rattristò (Mt 14,9)

Schegge di vangelo 02_08_2025 English Español

In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!». Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!». Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta. Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre. I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù. (Mt 14,1-12)

Erode sa che Giovanni è giusto, lo ascolta volentieri, ma alla fine si piega alla logica della convenienza e del prestigio. Il peccato non è tanto la debolezza, quanto la scelta deliberata di mettere l’apparenza sopra la giustizia, di sacrificare la verità sull’altare dell’onore personale. Hai mai sacrificato la verità per paura di ciò che gli altri potessero pensare di te? Come reagisci quando qualcuno ti dice la verità che non vuoi sentire?