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anniversario

Il bilancio sociale di padre Vincent McNabb

80 anni fa la morte del domenicano amico di Chesterton e Belloc,  impegnato a realizzare la Rerum novarum nell’Inghilterra del suo tempo.

Dottrina sociale 18_07_2023

Quest’anno ricorrono gli 80 anni dalla morte di padre Vincent McNabb (1868-1943), domenicano, ispiratore e amico di Belloc e Chesterton, impegnato a realizzare la Rerum novarum nell’Inghilterra del suo tempo, uomo di contemplazione e di azione, fonte di interessanti riflessioni sociali e politiche nell’ambito del Distributismo. Nelle “Riflessioni post mortem sull’autore” pubblicate in esergo del suo libro La Chiesa e la terra del 1925 e pubblicato in Italia dalla Libreria Editrice Fiorentina nel 2013, l’amico Hilaire Belloc scrive che “Uomini di questo calibro si capiscono meglio in loro assenza che in loro presenza. Di questa assenza credo che sarà riempito il resto della mia vita”.

Tra i tanti aspetti della sua vita e del suo pensiero che meriterebbero di essere ricordati, mi limito qui a riprendere il “bilancio sociale” da lui proposto “in nome della Santa e indivisa Trinità, creatrice e modello di tutta la vita sociale” e che si può trovare alle pagine 38-41 de “La Chiesa e la terra”.

  1. “Quante famiglia possiedono una casa?” è il primo punto, con questa spiegazione: “Non sono case gli appartamenti, gli alloggi, gli ostelli e neppure gli alberghi. Se qualcuno dei miei lettori non sa cosa intendo dire con la parola casa, Dio abbia pietà di lui”.
  2. “Quanti lavoratori vivono nel luogo di lavoro?” E chiarisce: “Una civiltà che si fonda sul lavoro in fabbrica e non su quello a casa non sta in piedi sulle sue gambe, perché la famiglia, cioè la casa, è l’unità cioè il fondamento”.
  3. “Quante madri (donne) vanno a lavorare fuori casa?” e annota: “Solo la casa trasforma i ragazzi e le ragazze, gli uomini e le donne in veri uomini e vere donne, buoni cittadini inglesi di ambo i sessi”.
  4. “Quanti sono i figli di una famiglia media?” e sottolinea: “La migliore preparazione alle tre virtù civiche essenziali della povertà, della castità e dell’obbedienza si ottiene nelle famiglie numerose”.
  5. “Quante madri allattano i propri bambini? … Per apprezzare questa domanda rileggi i punti 3 e 4. Rileggili di nuovo e, se ancora non capisci, consulta un medico!
  6. “Quanti operai o negozianti lavorano di domenica? … Ogni inglese che lavora volentieri sette giorni su sette non dev’essere minacciato di finire all’inferno, se lo si è creato con le proprie mani”.

Il bilancio sociale si conclude poi con i tre punti molto critici sulla società industriale:

  1. “Quanto cemento viene usato per costruire una casa o un edificio medio?”.
  2. “Quanta fuliggine si deposita in ogni centimetro quadrato di pane?”.
  3. “Quanti esperti di finanza, politici, eugenisti, medici, carrettieri, agricoltori, giornalisti sanno che gli allevatori vendono la lana di pecora a circa dieci penny al kg e il filato di lana è venduto al dettaglio, diciamo, a dieci scellini al kg?”.

“Santo cielo!”.