Genova, riconosciuti i figli di coppie lesbiche
Grazie alla Corte costituzionale, il sindaco di Genova Silvia Salis ha registrato 11 bambini avuti tramite eterologa fatta all’estero da alcune coppie lesbiche.

Il 22 maggio scorso la Corte costituzionale ha giudicato incostituzionale l’art. 8 della legge 40 sulla fecondazione artificiale nella parte in cui non consente che anche la coppia lesbica che ha avuto un bambino tramite eterologa fatta all’estero possa riconoscere il bambino così concepito.
Grazie a questa sentenza il sindaco di Genova Silvia Salis ha registrato 11 bambini avuti tramite eterologa fatta all’estero da alcune coppie lesbiche. Così la Salis all’atto del primo riconoscimento: «Oggi a Genova abbiamo scritto una pagina di storia, di diritti, di civiltà. Per la prima volta nella nostra città, due madri sono state registrate all’anagrafe comunale come genitrici di una bambina. È un atto che pone fine a una contraddizione giuridica e umana: finora, la legge riconosceva solo la madre biologica. Oggi, finalmente, si riconosce la famiglia per ciò che è. Non è solo una formalità amministrativa, è un atto di giustizia. È lo Stato che si ricorda di essere laico, moderno, giusto. Genova è tra le prime grandi città italiane ad applicare la sentenza n.68 della Corte Costituzionale che sancisce il diritto di ogni bambina e ogni bambino a essere riconosciuto. Lo abbiamo fatto con senso di responsabilità, perché ogni famiglia ha diritto di esistere, perché i diritti non possono essere selettivi. A quei pochi, per fortuna, che hanno storto il naso, rispondo che famiglia è dove si cresce insieme, dove si educa, dove si ama. Non esistono bambini di serie A e serie B. Dobbiamo avere la consapevolezza di vivere in uno Stato laico: la laicità non è una minaccia alla religione. È il suo presupposto. Da donna, da madre, mi impegno affinché tutte le donne possano decidere del proprio corpo, della propria vita e della propria famiglia. Non pretenderò mai che la mia fede diventi un obbligo per chi crede in altro, o non crede. Da oggi, a Genova si rispettano i diritti».
Pare che l’imperatore Caligola avesse nominato il suo cavallo Incitatus senatore, ma tutti noi riconosciamo che un cavallo mai potrà diventare senatore anche se la legge lo prevedesse. Parimenti anche se dei giudici e dei sindaci affermano che due donne possono essere madri di un bambino, la realtà non cambia, sebbene la legge e i giudici dicano altro. Un bambino può essere figlio di una sola mamma.