Montenegro al voto, brogli e censura social
Il Primo Ministro uscente Milo Djukanovic, al potere ininterrottamente dal 1991 ottiene solamente la maggioranza relativa dei seggi. Ora dovrà cercare un accordo con i partiti minori socialdemocratici. Ma incombe la potenziale crisi in vista dello sganciamento da Mosca per l'approdo nella Nato.
Militari italiani in Lettonia, la Russia si sente provocata
Una compagnia di alpini italiani andrà in Lettonia, nell'ambito della Nato, per coprire il fianco orientale dell'Alleanza. La Russia reagisce male, considerando questi rinforzi come un chiaro segnale politico di ostilità. Ma perché l'Italia partecipa? Per ottenere aiuto sul Mediterraneo. E' un buon affare?
I BALTICI SONO PREOCCUPATI E HANNO LE LORO RAGIONI di S. Magni
I baltici sono preoccupati e hanno le loro ragioni
Se i paesi baltici chiedono aiuto al resto della Nato, non lo fanno per "russofobia" o perché ricordano i terribili decenni dell'occupazione sovietica. Lo fanno perché sono concretamente minacciati dalla Russia. Il cyber-attacco all'Estonia del 2007 e i numerosissimi incidenti di frontiera lo dimostrano. Svezia e Finlandia, benché neutrali, sono sulla stessa barca.
Il mercato della armi ridefinisce le alleanze
I casi della Turchia e della Polonia stanno creando attriti forti all'interno della Nato. Ankara, soprattutto, ha dato uno strappo decidendo di acquistare missili anti-aerei dalla Russia in pieno clima di nuova guerra fredda. E Varsavia attira le ire di Parigi preferendo elicotteri americani e italiani a quelli francesi
Europa dove sei? La non-politica estera dell'Ue
Il declino politico americano, il disimpegno degli Usa dall'Europa e dal Medio Oriente, hanno generato un vuoto. La Russia cerca di colmarlo, come può e quando può, con un rinnovato attivismo politico e militare, dal Baltico alla Siria. L'Europa, a trazione tedesca, brilla per assenza.
ARMI E NUOVI SCHIERAMENTI di G. Gaiani
Erdogan soffia sul fuoco delle divisioni settarie
Più grave ancora dell'Isis è la minaccia che incombe sul dopoguerra. Intervistato da una Tv saudita, il presidente turco Erdogan dichiara che a Mosul, una volta scacciati gli jihadisti, solo i sunniti avranno diritto di viverci. E sciiti e cristiani, scacciati dalle loro case? E' la logica settaria, alimentata da Ankara e Riyad.
Candidati "inadatti" in un dibattito "disgustoso"
Un dibattito "disgustoso", quello di domenica, fra i candidati Usa. Una Clinton visibilmente in imbarazzo per un passato pieno di errori. Un Trump che non ha ancora capito che potrebbe andare a governare e nel frattempo ha dimenticato le promesse fatte ai conservatori su vita e famiglia.
Libia, un altro sforzo per disciplinare l'emigrazione
Prenderà il via il 24 ottobre l’addestramento della Guardia Costiera della Libia a bordo di una nave militare italiana. Ma è lecito essere pessimisti sull'esito dell'operazione, perché il governo Serraj non controlla il territorio e l' "arma" dei profughi da mandare in Italia è usata per ricattarci.
Yemen, la tragedia lontana dai riflettori
Nel Medio Oriente c’è un'altra guerra di cui non si parla praticamente mai. Questa guerra invisibile si combatte nello Yemen e sta compiendo il suo secondo anno. A commettere crimini, in questa fase, sono soprattutto i sauditi che combattono contro gli sciiti locali.
Guterres, un abortista alla testa dell'Onu
Chi è Antonio Manuel Oliveira Guterres, nuovo Segretario Generale dell'Onu? E' un socialista portoghese, già Alto Commissario per i Rifugiati, che si è distinto per la sua battaglia internazionale pro aborto. Sua è la proposta di imporre una tassa globale per finanziare le politiche di "salute riproduttiva".
Trump corteggia i cattolici con un comitato ad hoc
Dopo essersi definitivamente convertito alla causa pro-life, Donald Trump ha radunato un comitato di 34 grandi intellettuali e attivisti di provata fede cattolica. Analoga operazione l'ha fatta nel mondo evangelico e pentecostale, con personalità anche qui, però, vicine al mondo cattolico.
Scontro fra i Vice, due approcci opposti a fede e politica
Dibattito fra i candidati vicepresidenti: Mike Pence che corre con Trump e Tim Kaine con la Clinton. Non solo rivelano due caratteri opposti, calmo il primo e aggressivo il secondo, ma anche due modi opposti di vivere la fede nella politica. Pence, protestante, cita Madre Teresa contro l'aborto. Kaine, cattolico "adulto" è pro-choice.