Non esiste un'altra pastorale per i divorziati risposati
La via del discernimento su cui i preti accompagnano il penitente che vive in una unione irregolare, è l’assistenza del penitente, affinché possa conformare ancora la sua coscienza alla verità. Il documento finale del Sinodo dà invece adito a equivoci gravi che è meglio chiarire. Una risposta del cardinal Burke a La Civiltà Cattolica.
Il preside, il vescovo e un cane
È surreale la polemica che dura da giorni sulla decisione di un preside di Rozzano (Mi) di cancellare la festa di Natale per rispetto di chi non è cattolico. Ma il preside trova un insperato sostegno nel nuovo vescovo di Padova, che sostanzialmente la pensa allo stesso modo. La ritirata continua...
Dal Salvatore degli uomini alla salvezza del Pianeta
Mettere in discussione miti e luoghi comuni sui cambiamenti climatici non è così difficile. Eppure oggi anche la Chiesa si è accodata all'ecologismo dominante, con episcopati di tutto il mondo mobilitati per marce per il clima e prima domenica di Avvento con prediche sul riscaldamento globale.
Avvento, stagione permanente della vita
Abbiamo bisogno di nuovi inizi. Non so quante volte la liturgia parla di nuovo inizio. L'Avvento, inizio dell'anno liturgico, è il primo raggio del sole che spunta sulla storia dell’uomo. L’Avvento ci richiama ad accogliere con nuova attenzione e desiderio l’annuncio: «Il Signore viene».
Il Natale oscurato segno della nostra disgregazione
La tendenza a candeggiare nella tinozza laicista il Santo Natale non ha risparmiato le scuole di ogni ordine e grado. La ventata cristianofobica ha avuto un suo picco in quel di Rozzano (Milano), in particolare nell’istituto Garofani. Il dirigente scolastico ha deciso di annullare l’usuale festa di Natale e di sostituirla con la Festa d’Inverno.
Renzi e l'Isis, storia di una strategia miope
Dietro alle promesse di Matteo Renzi di aiuto alla Francia, non c'è alcuna strategia di ampio respiro. Finora l'Italia si è mossa pensando solo a soluzioni di breve periodo. Manca una strategia internazionale, ma soprattutto mancano idee su come affrontare l'islam radicale in Italia.
Non basterà una "paghetta" a farli diventare grandi
Cinquecento euro a testa ai circa 550.000 ragazzi che nel 2016 diventeranno maggiorenni. Potranno spenderli in consumi culturali, teatri, musei, concerti, libri. É l'ultima iniziativa annunciata dal governo Renzi. Una maniera per lanciare un messaggio di speranza ai giovani e stimolare la loro crescita culturale. Ma non basterà.
L'intifada porterà alla separazione dei palestinesi
L'intifada "dei coltelli" in Israele non fa più notizia sui media internazionali Non fa più notizia sui media internazionali - impegnati su mille altri fronti della «guerra mondiale a pezzi». Ma questo non significa affatto che la rivolta a Gerusalemme abbia rallentato. È dura proprio perché più nascosta e più pervasiva.
Ma quel funerale "laico" non è la vera risposta
A Venezia i funerali della giovane Valeria Solesin, la ragazza uccisa a Parigi dai terroristi islamici. Ma non è stato un funerale cattolico né di altra religione, è stato un funerale «aperto a tutte le fedi», come ha detto il padre della ragazza, compreso l'ateismo, che però non è una fede, ma l’assenza di fede. Ma basta questo a vincere l'odio?
Obama e l'Isis il momento della svolta
Nella capitale malese, Barack Obama annuncia una svolta nel conflitto contro l'Isis, affermando in termini perentori che lo Stato Islamico deve essere distrutto sul campo. Gli Usa non avrebbero alcun problema a vincere la guerra. Più difficile pensare a come potrebbero gestire e "vincere" la pace.
Isis, il terrorismo corre sul Web
I terroristi che hanno colpito a Parigi si sono coordinati grazie a Internet, usando comuni programmi di messaggistica che fanno proprio della crittografia il loro punto di forza. Il Web è poi diventato il principale campo di battaglia per la propaganda dell'Isis. Invece di demonizzare la rete, si devono scrivere nuove regole per una nuova guerra.
Se i musulmani scoprono che l'islam è violento
Mentre in Italia, a Roma e Milano, si sfila sotto gli hashtag #not inmyname, mescolando il no all’assimilazione tra musulmano moderato e musulmano terrorista, in Francia è la Conferenza degli imam, organismo che conta assai nel Paese transalpino, a prendere una posizione netta dinanzi alla mattanza di Parigi.