Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giuseppe Lavoratore a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Dopo la morte

Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda (Gv 6,55)

Schegge di vangelo 19_04_2024 English Español

In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao. (Gv 6,52-59)

Cosa vuol dire "vero" cibo e vera bevanda? È come la pace e la gioia che dona Gesù, che non sono quelle del mondo, ma di natura diversa. Potremmo dire quindi "vero" come sinonimo di pieno o eterno. Però non lo possiamo capire del tutto adesso, che siamo in questa dimensione finita e materiale: lo capiremo davvero quando, dopo la morte, la nostra anima si eleverà a Dio, la fonte di tutta la vita.