Grande Guerra, la retorica sommerge il dibattito
Il centenario dell'entrata nella Grande Guerra dell'Italia, nel 1915, avrebbe potuto essere l'occasione per un serio dibattito sulle cause del confltto e sulle scelte del governo italiano di allora. Ma non c'è stato niente di tutto questo. Anche il presidente Mattarella ha patrocinato un anniversario retorico e acritico.
Il ribelle capitano Riley e quelli del San Patricio
Ho dedicato all’epopea dei San Patricios un corposo articolo sul mensile Il Timone qualche tempo fa e perciò mi ha incuriosito il romanzo che Pino Cacucci ha dedicato alla vicenda: Quelli del San Patricio (Feltrinelli). L’ho letto con interesse: è molto ben scritto e meglio documentato. Ma non solo.
24 maggio, una festa tutt'altro che condivisa
Il 24 maggio 1915 l'Italia entrava in guerra al fianco dell'Intesa. A cento anni di distanza si celebra quell'evento in sordina e con tante controversie politiche, come le bandiere a mezz'asta a Bolzano. L'intervento non fu voluto dalla maggioranza degli italiani, allora. E ancora oggi non è una festa universale.
La morte di Beatrice e l'ultima cantica della Commedia
L’8 giugno del 1290 moriva Beatrice, Bice di Folco Portinari. Non aveva ancora compiuto venticinque anni, era di pochi mesi più giovane di Dante. La sua morte improvvisa lasciò un segno indelebile nel poeta fiorentino: probabile, infatti, che in questo tempo concepì la stesura del Paradiso, ultima cantica della Commedia.
Einstein vince É il trionfo dell'ignoranza
La rivista Plos One ha chiesto a circa settemila studenti universitari di ben trentasette nazioni di stilare una classifica ideale di buoni e cattivi dell’intera storia umana. Al tirare delle somme, primo classificato in assoluto è risultato Albert Einstein. Ma nessuno di loro avrebbe saputo dire perché.
Da Monza alla Brianza, in cammino con Agostino
Il tragitto che collega i 25 santuari mariani lungo 352 chilometri di terra brianzola disegna un fiore di rosa. È il cammino di Sant’Agostino, vescovo di Ippona, che soggiornò e si convertì a Cassano Brianza. Punto di partenza e di arrivo è a Monza il Santuario di Santa Maria delle Grazie, in prossimità del fiume Lambro.
L’ultimo urlo di Foscolo: il mondo salverà la bellezza?
Se in tutte le sue opere Foscolo ha sempre testimoniato la certezza che la bellezza abbia un valore altissimo nella crescita dell’umanità, negli inni delle Grazie questo è ancor più evidente. Senza la bellezza l’uomo non può vivere. Scritti per lo più tra il 1812 e il 1813, gli inni non vennero completati e furono pubblicati postumi.
Consolata, il dipinto della Vergine perduto e ritrovato
Il Santuario della Consolata è una basilica posta a ridosso della via omonima ed è uno dei luoghi di culto più antichi di Torino. Dedicato a Maria, invocata con il titolo di "Consolatrice" è considerata il più importante santuario della città e dell'arcidiocesi di Torino, oltre che un vero capolavoro del barocco piemontese.
Le vittime cattoliche del Regno d'Italia
I moti di Milano del 1898 si ricordano per il nome di Bava Beccaris. Il generale massacrò trecento civili che protestavano per l'aumento del prezzo del pane. Fra gli arrestati ci fu don Davide Albertario, direttore dell'Osservatore Cattolico. Non fu la prima né l'ultima vittima cattolica del Regno unitario.
Da Gioberti a Manzoni, il Dizionario dei cattolici liberali
Risorgimento laicista? No, fu opera anche del pluralismo cattolico-liberale. Pensatori cattolici come Rosmini e Manzoni ebbero chiarissimo il nesso tra proprietà privata, libertà economica e libertà religiosa. Se ne discuterà domani, 13 maggio, a Milano, alla presentazione del Dizionario del liberalismo italiano.
L’epilogo dei Sepolcri: il desiderio dell’uomo è l’eternità
Come la chiesa di Santa Croce ispira grandi sentimenti, così anche i luoghi nei quali si sono combattute battaglie memorabili ispirano gli ideali della patria. Foscolo celebra il popolo che è disposto a morire per la libertà. La morte non distrugge completamente l’uomo, rimangono le azioni gloriose compiute.
Santo Stefano a Bologna e le sue tre chiese
Il complesso delle chiese di Santo Stefano si affaccia sull’omonima piazza a Bologna. Da qui lo sguardo abbraccia la facciata di tre chiese: il Crocefisso, il Sepolcro, San Vitale e Agricola. La dedicazione a Santo Stefano è probabilmente legata al ritrovamento delle sue reliquie nel 415 d. C. a Gerusalemme.