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LETTERE IN REDAZIONE

Che succede a Radio Vaticana?

... Che sarebbero queste "discriminazioni di genere" delle ragazze? Forse che anche Radio Vaticana inizia ad assumere il linguaggio "politicamente corretto" del "gender", anticristiano e immorale?

Ho sentito il notiziario di Radio Vaticana delle ore 14 dell'11 luglio. Verso la fine, prendendo lo spunto dalla solita celebrazione ONU (la "giornata mondiale della popolazione") dove si parlava dei "matrimoni precoci", hanno iniziato a sproloquiare di adoloscenti che subiscono "discriminazioni di genere". Che sarebbero queste "discriminazioni di genere" delle ragazze? Forse che anche Radio Vaticana inizia ad assumere il linguaggio "politicamente corretto" del "gender", anticristiano e immorale? Non solo, ma la giornalista ha cominciato a parlare della piaga degli "aborti clandestini" a cui sono soggette molte giovani donne. Perchè ha parlato degli aborti "clandestini" e non degli "aborti" "in generale"? Forse che è la clandestinità il male, mentre se gli aborti fossero "legali" e pagati dal servizio sanitario, allora andrebbe bene? Questa è la tesi aberrante di associazioni come Unicef, che da sempre sostengono l' igiene riproduttiva, che contempla anche l' aborto per effettuare il delitto "pulito", salvando la mamma. Ecco quindi, subito dopo, puntuale, l' intervista al responsabile italiano di Unicef.... Ma perchè la radio del Papa deve farsi portavoce di associazioni come Unicef?  Perchè deve mutuare il linguaggio delle ideologie del gender? Ci manca pure Radio Vaticana a parteggiare per il Nemico!