Vietato criticare il Pride
Un dipendente della United Airlines, seppur omosessuale, in una chiacchierata aveva affermato che i cattolici non avrebbero dovuto sostenere il Pride. Fu licenziato.
Ruben Sanchez, dipendente da 28 anni della United Airlines, una volta, nel 2023, ebbe una chiacchierata privata con un collega e si ritrovò a dire «che, come cattolici, non dovremmo sostenere, celebrare o appoggiare il Mese del Pride, qualcosa che la United Airlines invece accetta e prende sul serio». E così fu licenziato. Il paradosso sta nel fatto che Sanchez si dichiara omosessuale. Omosessuale sì, ma si attiene agli insegnamenti della Chiesa.
Il caso ebbe l’attenzione dei media e in una intervista al New York Post del 2024 Sanchez rincarò la dose: «Sapete, come cattolici, non dovremmo per niente celebrare il Pride. La Chiesa non arriverà mai a credere che gli uomini partoriscano, che le donne abbiano il pene o che la Chiesa stessa debba benedire i matrimoni tra persone dello stesso sesso perché il matrimonio è un sacramento e non è pensato per due uomini o due donne o tre persone o qualsiasi altra cosa».
Non c’è da sorprendersi che la United abbia licenziato Sanchez: Scott Kirby, CEO della United Airlines, ama vestirsi da drag queen in pubblico. Guardate la foto a corredo dell’articolo.
Sanchez ha fatto causa alla compagnia di volo, ma non si è finiti davanti ad un giudice: infatti Sanchez è riuscito ad ottenere un accordo dalla United.
Un’altra storia che conferma che alcune idee possono essere espresse liberamente ed altre no.


