Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico
Cristiani Perseguitati
a cura di Anna Bono
Continente americano

Un altro rapimento di sacerdoti cristiani ad Haiti

In tutto sono state sequestrate 17 persone, compresi cinque bambini, e si ritiene che gli autori del rapimento siano membri della banda armata 400 Mawozo

 

Un gruppo di missionari cristiani statunitensi e di loro famigliari è stato rapito il 16 ottobre ad Haiti. Sono cinque uomini, missionari della organizzazione no profit Christian Aid Ministries, sette donne e cinque bambini che a bordo di un autobus stavano tornando da una visita a un orfanotrofio. Secondo il quotidiano Washington Post un uno dei rapiti ha avuto tempo di scrivere un messaggio Whatsapp: “pregate per noi!! Siamo stati presi in ostaggio, hanno rapito il nostro autista. Pregate pregate pregate. Non sappiamo dove ci stanno portando”. Si ritiene che il sequestro sia opera della banda armata 400 Mawozo che di solito compie sequestri di persona a scopo di riscatto. Lo scorso aprile aveva chiesto un milione di dollari per liberare un sacerdote cattolico, rapito insieme a cinque altri sacerdoti, due suore e i genitori di uno dei sacerdoti che però erano stati rilasciati. All’epoca la Chiesa cattolica aveva sospeso per tre giorni le attività di tutti i suoi enti e organismi, inclusi quelli scolastici. Per il momento tuttavia non si sa se sia stato chiesto un riscatto. La Christian Aid Ministries ha diffuso un comunicato per chiedere a tutti di pregare per la salvezza delle persone rapite. L’organizzazione, fondata nel 1981, presta assistenza e dà rifugio agli haitiani in difficoltà, in particolare ai bambini, distribuisce cibo e abiti e contribuisce a finanziare l’istruzione dei bambini. Haiti è il più povero paese del continente americano, gran parte della capitale Port-au-Prince e dei suoi dintorni sono in mano a bande armate. La violenza è ulteriormente aumentata dopo l’omicidio del presidente Juvenel Moise a luglio e dopo il nuovo terremoto che ha colpito il paese ad agosto provocando la morte di oltre 2mila persone.