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riforma

Ucraini: Pasqua orientale e Natale occidentale

Il sinodo greco-cattolico annuncia la risoluzione adottata all'inizio di febbraio, scegliendo una via intermedia tra i due calendari.

Borgo Pio 13_02_2023

Alla fine l'annunciata riforma del calendario liturgico in Ucraina è compiuta. Ne dà notizia Il Sismografo, citando la risoluzione della 93a Sessione del sinodo greco-cattolico.

«La Chiesa greco-cattolica ucraina in Ucraina dal 1 settembre del nuovo stile (l’inizio dell'Indizione) dell'Anno Domini 2023 passerà al nuovo stile per le solennità fisse mantenendo l'attuale calcolo della Pasqua», ma è prevista una dilazione di due anni «per le parrocchie o le singole comunità che non si dichiarano pronte per tale passo (con la benedizione separata del Vescovo eparchiale)», che potranno così mantenere il 7 gennaio, ma fino al 2025.

Si tratta in sostanza di una via di mezzo tra i due calendari, quello giuliano seguito in Oriente e quello gregoriano seguito in Occidente. In pratica a partire da quest'anno il Natale sarà "anticipato" al 25 dicembre, uniformandosi così alla data occidentale. Per la Pasqua la ricorrenza (mobile di anno in anno) è legata a calcoli più complessi e l'occasione per venirne a capo potrebbe essere proprio il 2025  – anno di grande portata simbolica in cui si celebreranno i 1700 anni del Concilio di Nicea.