Un’altra vita “non degna” in Inghilterra. Stavolta è scontro con la Polonia
Ancora una vittima del “miglior interesse”. Un cittadino polacco residente nel Regno Unito, in stato vegetativo, è condannato a morte da medici e giudici, ma il governo di Varsavia si appella alla Corte Europea, che dovrà decidere entro il 7 gennaio. Un caso che solleva anche il problema dei diritti dei malati all’estero.
Dossier, così i servizi “rossi” ricattavano i sacerdoti
Per capire certe accuse al defunto Gulbinowicz e ad altri prelati polacchi bisogna rileggere la storia. Il regime comunista combatteva ogni oppositore con la persecuzione fisica o psicologica. I servizi segreti preparavano dossier per ogni sacerdote e negli anni Settanta un migliaio di funzionari lavoravano solo per controllare la Chiesa, vista come nemica del sistema. Pochi erano i sacerdoti (circa il 10%) che collaboravano. Chi resisteva o “disturbava” poteva anche essere ucciso.
A Duda serve più coraggio pro vita, bene Giammattei
Dopo la sacrosanta sentenza della Corte costituzionale, che vieta l’aborto eugenetico, Duda si è fatto intimorire dalle violenze degli abortisti e ha proposto un compromesso che la Chiesa polacca ha definito “una nuova forma di eutanasia”. Deciso, invece, il presidente guatemalteco Giammattei che ha fatto dimettere il ministro colpevole di un accordo (ora cancellato) con l'Ippf.
La Polonia e le "zone Lgbt free": notizia falsa
Dalla von der Leyen a Biden, i potenti accusano la Polonia di avere zone "Lgbt free", peccato che la notizia sia falsa e sia stata creata da un attivista arcobaleno. I leader del mondo non hanno nemmeno verificato il fatto e lo hanno usato per promuovere diritti per i poveri discriminati (che discriminati non sono). E poi si chiedono perché il popolo accusato di "complottismo" non si fida di certi poteri.
«“Opposizione totale” vuole il male della Polonia»
“Opposizione totale” è il termine nato negli ambienti liberal polacchi che hanno perso, dopo anni al potere, le elezioni del 2015. Lavorano per creare conflitti sociali e dare un’immagine negativa del Paese all’estero. La Bussola intervista Jacek Karnowski, redattore capo di “Sieci”
Consacrata al Sacro Cuore. E la Polonia fermò i comunisti
Il 27 luglio 1920, di fronte all’avanzata dell’Armata Rossa, i vescovi polacchi consacrarono la nazione al Sacro Cuore di Gesù. In risposta alle loro lettere, Benedetto XV promosse preghiere per la Polonia, derise dai comunisti. Che nei giorni dell’Assunta, però, dovettero fare i conti con quello che passò alla storia come “Miracolo della Vistola”.
La Polonia di Duda, speranza per l’Europa che resiste
È stato un testa a testa al cardiopalma quello tra il presidente uscente Andrzej Duda (51% dei voti), cattolico e conservatore, e Rafał Trzaskowski, sostenuto da tutti i partiti di centrosinistra. Una sfida simile a quella di Davide contro Golia, che tra il 28 giugno e il 12 luglio ha visto scatenarsi l’establishment politico-mediatico internazionale per tentare di ribaltare l’esito del primo turno. Ma malgrado la propaganda contro Duda, ha vinto la Polonia cosciente della crescita economica di questi anni, del ruolo della famiglia e della propria identità. Ultimo baluardo europeo contro l'imperante relativismo.
- UNA SCELTA DI CIVILTÀ, di Wlodzimierz Redzioch
La Polonia fu cattolica solo dopo il conflitto mondiale
Nel Paese era presente la più grande comunità ebraica del mondo. Ancora adesso la Polonia orientale è ortodossa e sono presenti i musulmani. La nazione divenne prevalentemente cattolica solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, per lo spostamento dei suoi confini, per lo sterminio degli ebrei e per l’atteggiamento eroico tenuto dalla Chiesa cattolica durante il periodo sovietico.
Famiglia, quella di Wojtyla era una "pastorale integrale"
Le radici dell'Istituto Giovanni Paolo II, ora soppresso, affondano nel cammino che il giovane prete Karol Wojtyla ha fatto insieme alle giovani coppie a lui affidate, condividendo la loro stessa vita. È lì che ha imparato ad "amare l'amore umano", un confronto continuo fra dottrina e vita, per condurre l'uomo a Dio. La sua pastorale non era la traduzione nella pratica di un progetto elaborato a tavolino, e sono stati proprio gli sposi - lui diceva - ad insegnargli che l’amore puro, l’amore per sempre è possibile. È da questa esperienza feconda, e di fronte agli attacchi al matrimonio e alla famiglia, che nacque l'esigenza di un istituto che aiutasse pastori e laici a realizzare l'insegnamento della Chiesa. E in 39 anni in tanti ne hanno sperimentato l'utilità. Una testimonianza esclusiva.
- DOSSIER: L'ASSALTO ALL'ISTITUTO GIOVANNI PAOLO II
Polonia, un "luogo dell'anima" da conoscere
La storia travagliata che l'ha fatta rinascere più volte, la solida radice cristiana, fanno della Polonia soprattutto un'identità: fortemente "europea" e saldamente radicata nella fede cristiana. Il libro di Roberto Marchesini "Per la libertà vostra e nostra - La Polonia raccontata agli italiani" è un viaggio affascinante in un paese troppo poco conosciuto.
Polonia, un'indipendenza che dà fastidio
Un mare di persone ha partecipato domenica alla marcia per l'indipendenza, che celebra la rinascita della Polonia nel 1918. Una iniziativa che è stata falsamente dipinta come nazionalsocialista, mentre ha bene espresso il patriottismo dei polacchi.
Elogio del patriottismo polacco e ungherese
Nella loro diatriba con l'Unione Europea, Polonia e Ungheria ci ricordano che Il legame delle nazioni e delle patrie con Dio – non un generico Dio in cui tutte le religioni si confondono – è il fondamento del patriottismo e, nello stesso tempo, dei suoi limiti, evitando così le forme esasperate di nazionalismo.