• DECIDE MATTARELLA

    Fine del governo: Conte se ne va. Il voto si avvicina

    Il professor Giuseppe Conte ha rimesso il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica. A far naufragare il suo tentativo il veto del Quirinale sul nome di Paolo Savona, proposto con forza da Lega e Cinque Stelle per il ruolo di Ministro dell’Economia. Ora si può formare un "governo del presidente", ma è scontro aperto.

    • CONSULTAZIONI

    Il governo non è nato, è già sotto assedio

    C'è una straordinaria concentrazione di poteri protesi verso il boicottaggio del nascente esecutivo italiano. Basta leggere i commenti della grande stampa nazionale e internazionale.

    • CONSULTAZIONI

    Ecco a voi il governo Conte. Ma a Mattarella non piace

    Giuseppe Conte è il giurista indicato da Lega e M5S quale premier del nascente governo. Mattarella, tutt'altro che entusiasta, si è preso ufficialmente 48 ore per decidere. Ad insospettire il presidente è la procedura irrituale della nomina: prima è stato elaborato un programma vincolante poi è stato scelto il premier, suo esecutore

    • PRESIDENZIALISMO DI FATTO

    Il presidente interviene a gamba tesa sul governo

    Mattarella, solitamente poco interventista e "notarile" nei suoi anni di presidenza, ora non fa mistero di non gradire la coalizione di governo Lega-M5S. E fra i due non gli piace la Lega, in particolar modo. In linea con Cossiga, Scalfaro e Napolitano, interviene sempre più nella politica. Ma siamo diventati una repubblica presidenziale?

    • 5 STELLE

    Grillini in lotta fra contraddizioni e avidità di poltrone

    Caro direttore, non mi accodo alla generale lamentela, che avrebbe validissime motivazioni, nei confronti dell’attuale classe politica. Ma esprimo una grave preoccupazione nei confronti di una specifica parte politica, costituita dai grillini. Che dal 4 marzo hanno dimostrato arroganza, contraddizioni e avidità di potere.

    • CONSULTAZIONI

    Renzi vuole una rivincita. Ma l'Italia vuole un governo

    Mentre i negoziati fra partiti e Quirinale non riescono a produrre alcun governo, si consuma l'ennesimo psicodramma in casa Pd. Renzi vuole una rivincita nella direzione Pd di oggi, è convinto che lo stallo attuale sia prodotto della mancata riforma costituzionale che lui avrebbe voluto. Intanto si avvicina l'ipotesi del governo tecnico. E il voto.

    • CONSULTAZIONI

    Governo del Presidente, il piano B di Mattarella

    Governo: il secondo giro di consultazioni è stato apparentemente infruttuoso. Ora i casi sono due: un mandato esplorativo a Di Maio o Salvini (o un altro premier di loro fiducia). Ma i veti incrociati e le maggioranze che mancano rendono difficile questa strada. Altrimenti? Un governo scelto da Mattarella. E poi al voto nel 2019.

    • REDDITO E PENSIONI

    Lega e M5S ostaggi di promesse inesigibili

    La Lega ha battuto tutti i record di consensi con lo slogan "via la riforma Fornero" sulle pensioni. Mentre il M5S è diventato il primo partito promettendo il reddito di cittadinanza. Entrambe le proposte sono inattuabili, quando non sono superflue.

    • MEDIA MAINSTREAM

    "Euroscettici" in Italia, stampa anglofona confusa

    Come ci vedono. I media anglofoni non capiscono che il voto è stato vinto dai figli "bastardi" della sinistra internazionale. Perché sia la Lega di Salvini che, soprattutto, il Movimento 5 Stelle, sono figli dell'ideologia di sinistra predicata dagli stessi giornalisti che ora gridano all'allarme populismo ed euroscetticismo.

    • ECOLOGISMO

    Rivoluzione anti-industriale: il vero volto di M5S

    Del Movimento 5 Stelle, probabile futuro primo partito d'Italia, si parla molto, ma si sa poco. Apparentemente "populista", il movimento cela la sua vera natura: quella di un partito ecologista di massa. Che propone un modello di decrescita tecnologica e industriale per realizzare un'utopia verde.

    • IL VECCHIO E IL NUOVO

    Di Rousseau, della privacy e dei vecchi balletti di alleanze

    Il social network fa la sua irruzione nella scena ed è il vero elemento di differenza rispetto alle elezioni del 2013. Lo dimostra anche l'intervento del garante della privacy sulla piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle e il ruolo degli "influencer". Ma resta un vecchio aspetto duro a morire: quello delle alleanze variabili.

    • MOVIMENTO 5 STELLE

    Luigi Di Maio, il finto amico delle famiglie

    Il leader del M5S Luigi Di Maio propone un "fisco amico delle famiglie" e dice di ispirarsi al modello francese di welfare. Ma a ben guardare nel suo programma, non si trova affatto il quoziente familiare alla francese, ma un sussidio che premia singoli disoccupati e non famiglie con figli a carico.