Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico
SCHEGGIE DI VANGELO

Solo lo stupore conosce

E’ una grazia trovarsi improvvisamente davanti un uomo vero, uno che comunica un contenuto autentico.

Vangelo 28_01_2012
gesu in sinagoga
Terza domenica durante l’anno B


“Erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro
come uno che ha autorità, e non come gli scribi”.

Marco 1,22


E’ una grazia trovarsi improvvisamente davanti un uomo vero. Non solo qualcuno che dice parole belle, ma uno che comunica un contenuto autentico e lo esprime con un atteggiamento convincente. Quella volta è accaduto, di festa, per le persone di Cafarnao riunite nella sinagoga sulla riva del lago.

Gente che parla – cioè pronuncia parole che non dicono nulla – ce n’è in giro dappertutto: in strada, in casa, al lavoro, ai cellulari, nei blog, nei giornali, in tv. Finalmente incontri qualcuno che sa quel che dice, dice cose che servono alla vita e corrispondono alla tua esigenza profonda, fino a farti esclamare: “Adesso capisco; questo avevo proprio bisogno di sentirmi dire…”. Non regole vecchie o nuove, non esortazioni lungamente ripetute, non precetti vacui e promesse vane, ma parole che liberano la vita, esprimono il cuore, annunciano il senso del mondo.

Quando accadde la prima volta, con quell’uomo visto e udito nella sinagoga, “erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.” Lo guardavano con uno stupore che spalancava l’anima, perché solo lo stupore conosce. Questo ci fa capire perché molti gli sono andati dietro lasciando barca e reti, casa e soldi, abbandonando vecchi amori e attratti da scoperta di un nuovo tesoro.

L’insegnamento di Gesù è immediatamente operativo, sgomina l’azione di Satana sanando l’indemoniato. Gesù libera l’anima dalle ambiguità e la conduce a ritrovare nuove energie. Anche noi cerchiamo un Uomo così. Cerchiamo uomini che ci conducano a incontrare l’Uomo di Nazaret e di Cafarnao e a guardarlo. Uomini che non ci frastornino con il loro discorrere, ma ci colpiscano per la verità della loro persona, abitata da una Presenza più grande. Uomini che ci tirino non a sé – come ripete Papa Benedetto - ma attraggano a Gesù, il Maestro che stupisce e libera.