Il dramma del tempo
In quel giorno, chi si troverà sulla terrazza e avrà lasciato le sue cose in casa, non scenda a prenderle; così, chi si troverà nel campo, non torni indietro… Lc 17, 26-32
Ogni giorno
I farisei domandarono a Gesù: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!». Lc 17,20-25
Salvato interamente
E gli disse: «Alzati e va’; la tua fede ti ha salvato!». Lc 17,11-19
Servi inutili
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”. Lc 17,7-10
Oltre lo scandalo
È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. Lc 17,1-6
Il Dio della vita
«Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Lc 20,27-38
Dedicazione della Basilica del Laterano
«Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». Gv,12-22
Grammi di intelligenza
«Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce». Lc 16,1-8
La pecora smarrita
Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta.
Lc 15,1-5
Seguire Gesù
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo».
Lc 14,25-30
La libertà del sì
«Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”». Lc 14, 15-21
Gratuità
«Quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti». Lc 14,12-14