Il segno di Giona
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona» (Lc 11,29-32)
Padre nostro
«...ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe». (Mt 6, 7-15)
Mi avete dato da mangiare
«Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare» (Mt 25,31-46)
Nessun dialogo con il diavolo
Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti...». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano. (Mt 4,1-11)
Le tentazioni
Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti...». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano. (Mt 4,1-11)
La conversione
«Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano». (Lc 5, 27-32)
Invitati a nozze
«Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno». (Mt 9, 14-15)
Risorgere il terzo giorno
«Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». (Lc 9, 22-25)
Non sappia la mano sinistra
«Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te ... Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra»
(Mt 6,1-6.16-18)
Gli ultimi saranno i primi
«Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi saranno primi». (Mc 10, 28-31)
Il ricco
«Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!» (Mc 10, 17-27)
Nessuno serve due padroni
«Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza»
(Mt 6, 24-34)