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CONGRESSO DELLE FAMIGLIE/DON DI NOTO

“Pedofilia un reato, ma una lobby vuole normalizzarla”

«Non per tutti, purtroppo, la pedofilia, la pedopornografia, gli abusi sui minori sono un crimine, ancora oggi. In alcune nazioni non è ancora reato e potenti lobby vogliono normalizzarla e giustificarla», ha detto il presidente di Meter, don Fortunato Di Noto, al XIII Congresso Mondiale delle Famiglie, ricordando che gli abusatori possono essere «uomini e donne appartenenti a tutte le categorie sociali». Pubblichiamo qui il suo intervento di ieri.
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Famiglia 31_03_2019
Don Di Noto al World Congress of Families di Verona c

“Con la bocca dei bimbi e dei lattanti si innalza la tua magnificenza, o Dio”, così recita il Salmo 8; e “se i peccatori germogliano come l’erba fioriscono tutti i malfattori, li colpirà una rovina eterna”, queste le parole del Salmo 91, laddove i malfattori sono, in particolare, coloro che praticano la violenza, l’abuso nelle sue variegate e infernali forme, che rende succubi e schiavi gli innocenti nell’Innocente, cioè i piccoli.

Le parole del Papa

Sono qui a questo Congresso con lo spirito delle parole con cui Papa Francesco, il 24 febbraio scorso, ha parlato del dramma della pedofilia e degli abusi sui minori al Summit straordinario da lui voluto contro questa piaga. E faccio mie le sue idee: “L’abuso di potere è presente anche nelle altre forme di abusi di cui sono vittime quasi ottantacinque milioni di bambini, dimenticati da tutti: i bambini-soldato, i minori prostituiti, i bambini malnutriti, i bambini rapiti e spesso vittime del mostruoso commercio di organi umani, oppure trasformati in schiavi, i bambini vittime delle guerre, i bambini profughi, i bambini abortiti e così via”. Un fenomeno globale che richiede una risposta efficace parimenti globale. Al di là delle parole e delle intenzioni.

Basti pensare che (dato mai smentito), solo in Europa ci sono 20 milioni di bambini abusati, e se il rapporto di abuso è 1 a 1 abbiamo 20 milioni di predatori di bambini. Basta leggere il Report Meter 2018.

Una domanda di fondo

Prima però di addentrarci nella nostra conversazione, è opportuno rivolgere una domanda: la pedofilia è un crimine, secondo voi?

Fino a quando, infatti, non saremo d’accordo sulla realtà dei fatti, e cioè sul fatto che la pedofilia non è una malattia, ma un crimine che alimenta un’industria molto fiorente, allora non riusciremo a fare un passo avanti nella lotta a questa nefanda realtà.

Bisogna avere il coraggio di chiamare le cose col loro nome, senza paura e senza vergogna. Altrimenti avremo soltanto perso tempo.

Il fenomeno degli abusi sessuali sui minori è così vasto, complesso, trasversale, criminale (alimentato anche dal relativismo e da ideologie che lo giustificano) che richiede un impegno costante, duraturo, senza sosta; un impegno che non addiverrà, molto probabilmente, ad una soluzione per debellarlo definitivamente, ma che costituisce comunque una possibilità di contrastarlo.

Non per tutti, purtroppo, la pedofilia, la pedopornografia, gli abusi sui minori sono un crimine, ancora oggi. In alcune nazioni non è ancora reato e potenti lobby vogliono normalizzarla e giustificarla.

E se fosse tua figlia, tuo figlio?!

Quanta crudeltà in queste nuove e vecchie forme di violenza sessuale su piccoli, che non hanno neanche la facoltà di poter chiedere aiuto, né di disegnare qualcosa che faccia emergere l’accaduto. Troppo piccoli.

Certi che non dimenticheranno; è come se si incidesse, sulla loro carne, un marchio di fuoco rovente. Una sorta di marchio indelebile della crudeltà di uomini e di donne (forse sono i loro stessi bambini o quelli scomparsi, e ce ne sono tanti) che solo chi riesce a saper guardare e ascoltare, anche il semplice farfugliamento che grida il dolore e la sofferenza, può garantire la possibilità di una libertà attesa, sperata.

Ti libererò, farò di tutto. Un impegno senza sosta e senza fine.

La pedofilia è un fenomeno trasversale. Possono essere “abusanti” uomini e donne appartenenti a tutte le categorie sociali (papà, mamme, professionisti, insegnanti, sacerdoti, persone di qualsiasi orientamento sessuale). Perché è bene ribadire che l’abuso, da chiunque sia commesso, è abuso e provoca un trauma psicologico e fisico permanente.

Dai neonati ai bambini prepuberi, età massima 12 anni. Fascia d’età preferita dagli "infantofili", in ordine crescente: 0/2 anni, 3/7 anni, fino alla fascia più richiesta 8/12 anni. Una violenza indicibile e devastante.

Questa è la realtà che in 30 anni di attività con Meter, per combattere contro la pedofilia e la pedopornografia online, ho purtroppo visto e per la quale ho anche rischiato la mia vita. Quando, 30 anni fa, iniziai questa faticosa ma entusiasmante avventura con Meter, di questo fenomeno non ne parlava nessuno; non denunciava nessuno (non esistevano neanche le leggi).

In questo mondo indifferente, un gruppo di giovani ed io, giovane sacerdote, iniziammo questa lotta contro la pedofilia e la pedopornografia nel web, contro gli Erodi di quel tempo e di questo tempo; contro tutti coloro che vogliono sopprimere i bambini, il bambino. Avventura pionieristica e unica nell’azione di tutela,  di prevenzione, di informazione e di denuncia.

In questi anni, a causa dell’impunità dei soggetti, sul web è si sviluppato un turpe mercato di materiale pedopornografico. Addirittura in alcuni siti esiste la possibilità di acquistare pacchetti che garantiscono aggiornamenti giornalieri, la possibilità di diventare membro della piattaforma e soprattutto di ricevere materiale adatto alle proprie preferenze. Gli utenti possono liberamente esprimere le loro preferenze votando la categoria di interesse. Questa strategia permette di sondare il reale interesse degli utenti al fine di produrre materiale coerente alla richiesta, per ottenere un profitto economico maggiore. Il tutto nel totale anonimato e con un giro di affari enorme.

La lobby pedofila

La rete non è esclusivamente uno strumento di diffusione di foto e di video che i pedofili e i pedopornografi utilizzano, ma serve anche a diffondere e promuovere la pedofilia per un’opera di normalizzazione. Costantemente denunciamo una serie di iniziative volte alla raccolta fondi per sostenere la  causa della normalizzazione, appunto, della pedofilia, celebrata ogni anno dai pedofili di tutto il mondo in un’apposita giornata internazionale.

Per contrastare l’ideologia pedofila, l’Italia, nel ratificare la Convenzione di Lanzarote del 25 ottobre 2007, con la legge n. 172 del 2012, ha introdotto nel nostro ordinamento l’articolo 414 bis del Codice Penale; ha introdotto cioè il reato di istigazione a pratiche di pedofilia e di pedopornografia. Per la prima volta l’espressione “pedofilia e pedopornografia” è entrata nel nostro ordinamento.

Nonostante la Convenzione di Lanzarote (2007), i siti continuano a proliferare nel web. Vari i loghi identificativi o i simboli per riconoscersi tra loro; per distinguere e diversificare le preferenze sessuali e per indicare specificamente il genere sessuale preferito dal pedofilo; i membri delle organizzazioni pedofile, infatti, incoraggiano l’uso di descrizioni come “boy lover”, “girl lover” e “child lover”.

Conclusioni

Permettetemi allora di trarre alcune conclusioni. Contrasto non uniforme;  tenui e opache risposte, che risultano poco efficaci; milioni di bambini già abusati;  tentativo di normalizzazione della pedofilia; segnalazioni eluse.

Vorrei lanciare un appello alle Polizie ed ai Governi europei e del resto del mondo: non sconfiggeremo questi raffinati criminali ignorando le segnalazioni! C’è una politica distratta e senza alcuna progettazione sul potenziamento di norme per il contrasto al fenomeno e per la cooperazione. Non è una priorità! Manca un’azione preventiva ed educativa veramente efficace ed incisiva, arma vincente per un percorso di tutela del minore. Non c’è un diritto uniforme, non c’è un intervento uniforme: ci vorrebbero un’Europa e tante altre Nazioni nel mondo che si occupassero responsabilmente e seriamente della protezione dei bambini. Il silenzio e l’indifferenza uccidono maggiormente la già debole vita dei bambini vittime di questa azione perversa e crudele. Un abuso è sempre un abuso e lascia cicatrici permanenti.

Conosciamo bene, purtroppo, gli interessi economici trasversali, e questo è intollerabile. Vi consiglio di consultare il Report Meter 2018, potrete scaricare la versione integrale in italiano e in inglese dal nostro sito www.associazionemeter.org

Grazie per la vostra attenzione. Sempre avanti, auspicando: i bambini, le loro innocenti vite, che non devono essere vilipese e abusate, ma amate e protette, fin dal concepimento... ci uniranno?