Natale in Cina

“La luce che riveste i grattaceli delle metropoli o quella delle luminarie da massificazione non è necessariamente corruzione consumistica. Mi piace pensare che sia ‘profezia nascosta’ di quella Luce Vera a cui tutti i popoli anelano e spiraglio di libertà per chi vive il grigio quotidiano”. Con queste parole un corrispondente dell’agenzia di stampa AsiaNews in Cina ha commentato le luci di Natale che adornano tanti locali pubblici, negozi, stabili nelle città cinesi, adottatte senza conoscerne significato e motivazioni, ma piuttosto come “qualcosa di esotico-occidentale”. “Non ci sono vacanze – spiega il corrispondente – e il giorno di Natale come tale passa inosservato; anzi a detta di alcuni universitari esisterebbe una direttiva per intensificare esami o test vari intorno al 25 dicembre in modo da distogliere gli studenti cristiani dal partecipare attivamente alle celebrazioni e alla loro preparazione”. Tuttavia soprattutto i giovani ormai fanno propria la festa, pur non conoscendone il significato religioso, come occasione per divertirsi, uscire e chattare. “Il Natale in Cina è un po’ come Halloween in alcune zone d’Europa – spiega ancora il corrispondente di AsiaNews – una festa importata per l’aspetto pittoresco che ha in sé piuttosto che per il suo significato. È normale sentirsi chiedere: ‘Mi spieghi come funzionano i regali di Natale?’. Oppure: ‘Come si vestono le persone a Natale da voi?’. Quasi sempre: ‘Natale è come nei film? Come deve essere bella l’atmosfera natalizia da voi!’”. Anche l’atmosfera – alberi di Natale, recite, canti, addobbi… – ricreata dalle chiese viene apprezzata. “Capita anche che gli agenti di polizia assegnati al controllo delle celebrazioni – per Natale e Pasqua alle chiese principali delle città viene assegnata una sorveglianza speciale, soprattutto volta a controllare il contenuto delle omelie – vengano a complimentarsi con i volontari per la bella atmosfera natalizia”.