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Omogenitorialità

Lgbt, il Consiglio d'Europa bacchetta l'Italia

Il commissario dei diritti umani del Consiglio d'Europa bacchetta l'Italia perché non permette l'omogenitorialità e l'utero in affitto. 

Gender Watch 21_12_2023

Dunja Mijatović, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, è stata in Italia dal 19 al 23 giugno 2023. Giorni in cui ha incontrato il Ministro degli Interni Piantedosi e il Ministro della Famiglia e Pari opportunità Roccella.

Ora è stata pubblicata la sua relazione. Riportiamo ampi stralci della parte della relazione che riguarda i temi LGBT.

«L’Italia non dispone di una legislazione nazionale esaustiva contro la discriminazione che copra l’orientamento sessuale, l’identità [sessuale], l’espressione di genere e le caratteristiche sessuali (SOGIESC), sebbene alcune regioni abbiano emanato leggi di più ampio respiro. Nel 2021 la “Legge Zan” sul contrasto all’omofobia, la transfobia e altre forme di discriminazione non è passata al Senato. Il Commissario ha espresso in diverse occasioni rammarico per la mancata adozione del disegno di legge da parte delle autorità.

Durante la visita, le autorità hanno sottolineato che, secondo i dati raccolti dall'UNAR, la discriminazione per motivi SOGIESC è meno evidente della discriminazione per altri motivi, come ad esempio l’etnia. Hanno inoltre sottolineato il loro impegno a continuare a monitorare tutte le forme di discriminazione e a rispondere ove necessario. […]

Nelle settimane precedenti la visita, il Commissario ha osservato una crescente preoccupazione [sociale] riguardo ai diritti dei bambini nati tramite maternità surrogata o in seguito all’uso di tecnologie di riproduzione assistita (ART), compresi i bambini nati da coppie dello stesso sesso. Ciò è emerso a seguito dell'emanazione della Direttiva del governo del gennaio 2023 che ordina alle autorità locali di interrompere la trascrizione automatica degli atti di nascita esteri dei bambini nati tramite maternità surrogata e invitandoli a registrare solo il genitore biologico. La Direttiva indica inoltre che una speciale procedura di adozione, ovvero l’“adozione in casi particolari” è il percorso legale per il riconoscimento in Italia del rapporto tra il figlio e l’altro genitore registrato all’estero. Queste linee guida si basano su recenti sentenze della Suprema Corte di Cassazione […] A seguito di una serie di decisioni di inammissibilità della Corte europea dei diritti dell’uomo, il governo ha emesso una seconda direttiva, chiarendo che tali linee guida dovrebbero essere seguite anche nel caso dei minori nati a seguito dell'ART.

Il commissario è stato informato che alcuni pubblici ministeri si sono basati su queste linee guida al fine di iniziare ad impugnare retroattivamente la trascrizione integrale degli atti di nascita esteri dei figli nati tramite maternità surrogata o tramite dell'ART. I resoconti dei media suggeriscono che in pratica ciò è avvenuto soprattutto per i genitori omosessuali registrati all'estero.

Inoltre, in Parlamento è stato discusso un disegno di legge che prevede addirittura la criminalizzazione della maternità surrogata avvenuta all’estero, rendendolo un “crimine universale”.

Il Commissario rileva inoltre che in passato vi sono state diverse interpretazioni in merito accesso alle procedure di adozione per le coppie dello stesso sesso, in assenza di disposizioni chiare nella legge sulle unioni civili. Alcuni tribunali hanno consentito alle persone che hanno relazioni omosessuali di adottare ciascuno i figli dell’altro [partner]. Inoltre, alcuni sindaci hanno riconosciuto gli atti di nascita stranieri di bambini nati tramite maternità surrogata […] anche se avuti da coppie dello stesso sesso.

In Italia la maternità surrogata è illegale e l’accesso alla PMA è consentito solo alle coppie eterosessuali.

Le autorità italiane hanno assicurato al Commissario il massimo impegno a favore della protezione dei diritti dei bambini e del loro interesse superiore. Tuttavia, è stato portato all’attenzione del Commissario il fatto che la Corte Costituzionale ha stabilito nel 2021 che la procedura di “adozione in casi particolari” non rispetta pienamente l’obbligo delle autorità di salvaguardare l’interesse superiore del minore. Mentre la Corte Costituzionale ha invitato il Parlamento di modificare la legislazione di conseguenza, non è stata adottata alcuna misura al riguardo.

Conclusioni e raccomandazioni

Il Commissario raccomanda alle autorità italiane di istituire urgentemente e con efficacia un Comitato indipendente per i diritti umani con un ampio mandato in materia di diritti umani in linea con la Raccomandazione CM/Rec (2021)1 […].

Il Commissario sollecita le autorità ad allineare ulteriormente il quadro legislativo italiano con le norme del Consiglio d’Europa sulla lotta all’intolleranza e alla discriminazione nei confronti delle persone LGBTI. Ciò dovrebbe includere modifiche pertinenti all’attuale legislazione che riguarda la lotta contro la discriminazione, i discorsi e i reati d’odio e che includa i motivi attinenti al tema SOGIESC.

In relazione alla trascrizione degli atti di nascita esteri dei figli nati all'estero tramite maternità surrogata o in seguito a tecnologie di riproduzione assistita, il Commissario ricorda il dovere delle autorità affinché garantiscano che in tutte le azioni riguardanti i minori sia tutelato il superiore interesse del minore che deve essere il principio primario. Alla luce di ciò, invita le autorità, compreso i pubblici ministeri, di astenersi dall'impugnare retroattivamente la trascrizione della nascita straniera dei certificati già rilasciati in Italia, poiché tale azione inciderebbe negativamente sul diritto dell'bambino ad un'identità personale, che comprende nome e rapporti familiari riconosciuti dalla legge e il diritto di preservare tale identità senza interferenze. Inoltre, le impugnazioni retroattive alla trascrizione di atti di nascita esteri può ledere il principio della certezza del diritto».

Molte cose si dovrebbero dire di questa relazione, ma salta all’occhio soprattutto una: l’Europa ancora una volta vuole scavalcare la sovranità nazionale dell’Italia su tematiche sensibilissime come quella della famiglia, della filiazione, della libertà di pensiero e di religione. Non solo questa relazione difende a spada tratta l’omosessualità e la transessualità, ma anche la fecondazione artificiale eterologa e addirittura l’utero in affitto. Le difende e le vuole imporre.