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Venerdì Santo a cura di Ermes Dovico
VANGELO

Le Beatitudini, ovvero lo sguardo che impara

Sul monte Gesù promette un futuro che se lo vuoi è già presente.
Lui è il Dio Amico, e ti salva la vita.

Cultura 01_02_2011
Beatitudini

Ho provato domenica scorsa a leggermi le righe che precedono il Vangelo delle Beatitudini. Vi si dice che "Gesù percorreva tutta la Galilea… conducevano a lui tutti i malati… grandi folle cominciarono a seguirlo…".

Gesù vede arrivarsi incontro tanta gente bisognosa. Ha davanti i poveri, quelli che piangono, quelli che patiscono ingiustizie, i perseguitati, i disprezzati. Certo non è gente felice e beata. Proprio per questo vanno da lui. Ma da lui vanno! Gli altri, quelli felici e potenti, non ci vanno, almeno per adesso. Ci andranno più avanti. I ricchi e i potenti saranno condotti anch’essi da un bisogno, come il centurione con il figlio malato, o da un’urgenza del cuore, come Nicodemo. O sospinti dalla presunzione e dalla rabbia, come gli scribi e i farisei e i sacerdoti del tempio.

Adesso arriva solo gente derelitta, che non basta a se stessa e non ce la fa da sola. A tutte queste persone non resta che una chance: affidarsi a qualcuno. Gesù vede e capisce. Vanno per lui. E lui è venuto per loro. Allora Egli si lancia in una promessa impossibile, che gli fiorisce in cuore dallo sguardo su quelle persone. Forse non ci aveva mai nemmeno pensato prima. Idee e parole vengono in mente vivendo e guardando. Gli capiterà ancora tante altre volte, guardando i gigli del campo o la donna che impasta la farina o i pescatori sul lago. Forse non aveva mai pensato prima che anche gli uomini si possano pescare, come i pesci. Non aveva pensato alla Chiesa come casa da costruire sulla roccia, prima di aver visto la roccia di Cesarea. Anche Gesù imparava vivendo.

Ed ecco che ora sale sul monte e lancia la promessa: “Beati voi poveri, beati voi miti, beati….” Con una scappatoia: tutti i verbi sono al futuro. Campa cavallo. Ma se qualcuno di quelli che ascoltano si proverà a seguire Gesù, sperimenterà che la promessa si realizza anche al presente. Come Zaccheo ricco. Come la samaritana sprecona di amore. Soprattutto come Pietro che gli dirà con cuore aperto: “Da chi vuoi che andiamo, dopo aver conosciuto te. Tu solo ci dai la vita”. Così la gente realizza che la beatitudine comincia nell’aldiqua e la sua promessa si compie quaggiù fino al centuplo in case, campi, fratelli, sorelle.

Bastano? Non basta nemmeno una grande quantità di beni a colmare la misura del cuore. Il compimento della promessa è Lui stesso, Gesù, che ti si mette accanto come Dio Amico e ti salva la vita.