Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

L’azione diabolica ordinaria

Che essere gettato con due occhi nella Geenna (Mc 9, 48)

Schegge di vangelo 26_09_2021

In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demòni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato, perché non era dei nostri». Ma Gesù disse: «Non glielo proibite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me. Chi non è contro di noi è per noi. Chiunque vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue». (Mc 9,38-43.45.47-48)

La possessione è sicuramente la più appariscente e la più paurosa manifestazione del demonio, ma non è la più pericolosa per noi. L’azione diabolica ordinaria, che si realizza con la tentazione a cui tutti gli uomini sono sottoposti, è spiritualmente più preoccupante e l’assecondarla o no dipende solo da noi e da quanto ci facciamo aiutare dalla Grazia di Dio. Il cedere alle tentazioni e il non pentirsi ci può portare all’Inferno, quindi ascoltiamo con umiltà questo avvertimento così deciso di Gesù senza pensare di essere a posto con la coscienza. Stasera facciamo un bell'esame di coscienza di tutta la settimana per verificare quando siamo stati fedeli a Gesù e quando invece non abbiamo fatto fino in fondo il nostro dovere.