Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Atanasio a cura di Ermes Dovico

L'ITINERARIO

L'attesa comincia da Todi

La città d'origine di una delle voci più alte della letteratura è la meta ideale per avvicinarsi alla Pasqua entrando nella Settimana Santa.

Visto e mangiato 31_03_2012
Todi

opera arte“Donna de Paradiso, lo tuo figliolo è preso, Iesù Cristo beato…” con questa parole comincia una delle più belle, tragiche e commoventi laudi medievali, che riesce a rendere lingua poetica il “volgare italiano”.  Il suo autore, fra’ Jacopone da Todi – forse la voce più alta della letteratura in lingua italiana prima di Dante -  fa sorgere il desiderio di conoscere meglio la sua città d’origine, uno dei centri umbri che ha preservato con maggiore cura il proprio cuore medievale.

Il canto tragico di Jacopone ci porta, all’avvio della settimana santa, a cercare nella cittadina un percorso iconografico che possa fare da corollario alle parole del poeta, e che ci permetterà di scoprire gioielli d’arte dall’età antica al rinascimento e oltre.

E’ inevitabile cominciare dalla Concattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta, eretta nell’XI secolo sui resti di un edificio preesistente. Come sempre ha subito modifiche e trasformazioni, che in questo caso ne hanno solo arricchito l’austera bellezza. La facciata è impreziosita da un magnifico rosone cinquecentesco e l’interno, semplice e luminoso, ci porta subito ad atmosfere “jacoponiane”: possiamo infatti ammirare uno splendido crocifisso duecentesco, dipinto su tavola lignea.  
La devozione per la Vergine e la memoria condivisa del suo dolore sono leggibili anche nelle opere più significative della chiesa di Santa Maria in Camuccia, chiesa antichissima del centro cittadino che sorge su di un’area archeologica visitabile su richiesta (347.3162381 – e-mail: info@intrageo.com). All’interno della chiesa, dal particolare impianto a due piani, una magnifica statua lignea duecentesca della Vergine Sedes Sapientiae e affreschi di XIV e XV secolo, tra cui un’intensa crocifissione.

Terza ed ultima tappa del nostro percorso, anche se Todi ha da offrici molto di più, è il Tempio di San Fortunato, dove troviamo il sepolcro del tormentato e grande poeta francescano. San Fortunato è forse la più bella chiesa cittadina. I tratti salienti del gotico italiano si piegano alle esigenze della predicazione francescana, offrendoci uno dei più begli esempi di chiesa “a sala” della penisola.
L’interno, nonostante alcune spoliazioni subite nel Trecento al tempo dell’imperatore Ludovico il Bavaro, ha mantenuto l’originale assetto gotico e nelle 13 cappelle si possono ammirare affreschi di scuola giottesca e, benché di epoca successiva agli interessi del nostro percorso, un capolavoro di Masolino da Panicale, la sua Madonna col Bambino e due angeli del 1432.        

papillonA TODI
CONSIGLIA
Per gli acquisti golosi:

A Todi meritano la sosta le pasticcerie Bertolini (via Cortesi Angelo, 36 • tel. 0758943323), famosa per la sua pinolata, e Ciucci (via Mazzini, 20 • tel. 0758942498), davanti al teatro comunale, dove merita fermarsi per un’ottima colazione. A Orvieto, invece la sosta sarà al Bar Montanucci (corso Cavour, 21 • tel. 07633412661) che è gelateria, caffetteria e piccola pasticceria: tra le tante specialità, assolutamente da provare i Baci di Montanucci, ricoperti di cioccolato o di nocciole.

Per i vini:

In campo enoico, a Todi fate visita alla Cantina Todini (fraz. Collevalenza • tel. 075887122) e alla Cantina Tudernum (Pian di Porto, 146 • tel. 0758989403): il suo Colli Martani Grechetto di Todi è tra i migliori vini d’Italia! A Orvieto è sosta consigliata l’enoteca antiquaria La Loggia (corso Cavour, 129 • tel. 0763341657), dove tra le tante etichette, vi stupirà la presenza di bottiglie italiane di lunghissimo invecchiamento.

Per mangiare:
Baschi la meta, per una sosta da Vissani (loc. civitella del lago - s.s. 448 todi-baschi, km 6,600 - tel. 0744950206) dove il celebre Gianfranco con il figlio Luca, firmano una delle cucine migliori di Italia. Da provare  il trancio di merluzzo con tartufo nero, salsa di soia, spugnola e profumo di timo, poi le ottime le pappardelle di farina di castagne con scampi e rosmarino, involtini di sogliola all’amaretto e spinaci crudi, salsa di zucca gialla e vitella. O i bucatini all’amatriciana. Di secondo, branzino al sale o carrè di maiale, carrello dei formaggi con 68 proposte, e sfoglia di lamponi con crema di finocchi e il gelato di cioccolato bianco e ai pomodorini caramellati.

Per dormire:
Per gustare al meglio la vacanza, è valido indirizzo Il Poggiolo (via dei Pioppi 2 - tel. 0758780522) a Montecastello di Vibio, che trovate a soli 13 km da Todi. Rivolgendovi qui potrete sostare all’agriturismo Pozzo, casolare in pietra e legno immerso nella campagna umbra. L’azienda realizza anche la trasformazione degli ortaggi delle sue campagne in sottolio, marmellate, salse pronte e succhi di frutta.