Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Bernadette a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La vostra liberazione è vicina

State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso. (Lc 21, 25-28)

Schegge di vangelo 02_12_2012

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo». (Lc, 21, 25-28) 

Siamo da capo. Letteralmente: infatti oggi siamo all’inizio del nuovo Anno liturgico, che si apre con il magnifico portale della prima domenica di Avvento. Siamo da capo anche perché il Vangelo ripete il bombardamento sulla fine del mondo, con ‘i segni nel sole, nella luna, nelle stelle e con il fragore del mare e dei flutti’. Tuttavia, quanti corrono ad acquistare via internet il kit di sopravvivenza, non hanno letto interamente questa e altre pagine di Vangelo. Infatti Gesù non solo parla di un mondo che finisce, ma annuncia un mondo nuovo che comincia. Di più ancora, annuncia la sua nuova venuta, che sarà non nella povertà della nostra carne mortale come accadde duemila anni fa, ma nella gloria di una nube gloriosa. Dio ha in mente di attuare tutte le ‘promesse di bene’ che egli aveva fatto all’umanità, e che il profeta Geremia torna a ricordare. Dunque, possiamo ben sperare: la nostra liberazione è vicina. Gesù ci vuole così bene, che la sua nuova venuta sarà un colpo di grazia capace di risanare il mondo. Occorre fin da subito risollevarci e levare il capo verso di Lui. Vigilare: “Verrà, forse già viene il suo bisbiglio”, dice il poeta Rebora.