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Cristiani Perseguitati
a cura di Anna Bono
Asia

Inaugurato un seminario minore in Laos

Dedicato a Carlo Acutis, che è stato proclamato santo il 7 settembre, si trova nella capitale Vientiane e ospita per ora nove ragazzi

 

In Laos i cristiani sono perseguitati. Il paese è 22°, dopo il Marocco e prima della Mauritania, nell’elenco 2025 dei 50 stati in cui essere cristiani è più difficile redatta dall’ong Open Doors. Mentre in Marocco e Mauritania i fedeli sono minacciati dall’islam, in Laos è il regime comunista a perseguitarli. Open Doors spiega che le autorità governative “monitorano attentamente tutte le attività religiose, incluse quelle delle chiese registrate. Ogni raduno deve essere segnalato all’amministrazione, costringendo le chiese domestiche a operare in segreto, poiché sono considerate “incontri illegali”. Circa il 75% delle congregazioni della Lao Evangelical Church, ente approvato dal governo, non dispongono di edifici stabili e celebrano i servizi in case private. I convertiti al cristianesimo affrontano gravi violazioni dei loro diritti. Sono percepiti come estranei dalla comunità buddista-animista e subiscono pressioni e violenze da parte delle famiglie e delle autorità locali. Nelle aree rurali, dove tre generazioni di famiglie vivono spesso sotto lo stesso tetto, la pressione si intensifica. Le autorità locali e i responsabili religiosi possono incitare la comunità contro i convertiti, fino alla loro espulsione dai villaggi”. Ma la fede è salda e la piccola comunità cattolica – solo 50.000 fedeli – è attiva e fiduciosa. Nella capitale Vientiane è stato appena inaugurato un seminario minore. Monsignor Anthony Adoun Hongsaphong, Vicario apostolico di Vientiane, ha voluto che la struttura fosse aperta a settembre perché è stata dedicata a Carlo Acutis, proclamato santo domenica 7 settembre. “Confidiamo e speriamo – monsignor Hongsaphong ha spiegato all’agenzia di stampa Fides – nella intercessione Carlo Acutis per la nostra piccola comunità e per i nostri giovani. Acutis è un modello e può essere per i nostri ragazzi una preziosa fonte di ispirazione. La sua fede, la sua profonda devozione eucaristica, che è poi una vita eucaristica, lo rende un esempio che indichiamo ai ragazzi laotiani. Speriamo che la figura luminosa di Acutis possa portare frutti di santità e il dono di nuovi sacerdoti alla nostra Chiesa. Siamo un piccola Chiesa con pochi sacerdoti tutti laotiani, nella nostra situazione difficile non ci scoraggiamo, ma abbiamo bisogno di proporre ai ragazzi e ai giovani la via del sacerdozio e iniziare cammino discernimento, per quanti avvertono nel cuore il seme di una chiamata di Dio, per capire se potranno essere accompagnati in un percorso di formazione e approfondimento della fede, fino a divenire sacerdoti”. Il seminario non è un edificio a parte, consiste in alcune stanze situate nel complesso della cattedrale del Sacro Cuore. Al momento già ospita i primi nove giovani,  tutti di 15 anni, ai quali si apre la via del sacerdozio. La diocesi di Vientiane ha circa mille fedeli e tre sacerdoti soltanto: “spesso – ha aggiunto monsignor Hongsaphong – solo l’opera dei catechisti, oltre 100, ci consente di seguire, accompagnare e fare visita alle famiglie cattoliche che, nella vita quotidiana delle aree rurali o montuose, non perdono la fede. Tutta la nostra vita è un’opera di Dio: nelle limitazioni che il governo e le autorità locali ci impongono, andiamo avanti confidando nel Signore. Viviamo comunque la nostra missione senza rivendicazioni di sorta, ma nell’umiltà e nella pace del Signore: la Parola di Dio è la nostra forza”.