Il grido dei danneggiati da vaccino: «Da Schillaci l'ennesima pugnalata»
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«Con la vicenda Nitag il ministro Schillaci ci ha pugnalati ancora». Il pesante j'accuse di Federica Angelini, da quattro anni alla guida del Comitato Ascoltami che alla Bussola rivela: «Abbiamo incontrato i funzionari del Ministero e ci hanno risposto che sanno tutto, ma non fanno nulla. Ora sappiamo il perché: non dobbiamo esistere».

«L’ennesima pugnalata. Ma che cosa dobbiamo fare ancora perché lo Stato si accorga di noi?». Federica Angelini è un fiume in piena. Da 4 anni la presidente del Comitato Ascoltami si batte perché vengano riconosciute le numerose richieste di presa in carico dei danneggiati da vaccino, ma dopo 4 anni la sensazione di essere ritornati al punto di partenza è più viva che mai. Soprattutto dopo la vergognosa conclusione dell’affaire Nitag con l’azzeramento del board dei componenti per la campagna diffamatoria piovuta addosso a Paolo Bellavite e Eugenio Serravalle.
E il bersaglio di questo pesante j’accuse non poteva che essere lui: il ministro della Salute Orazio Schillaci. In questa intervista alla Bussola, la Angelini, che proprio 4 anni fa in questi giorni da Verona iniziava a dare forma al Comitato, che riunisce in forma organizzata il maggior numero di danneggiati da vaccino anti Covid (oltre 4000), racconta che cosa significa essere un danneggiato da vaccino, gli ostacoli, i drammi e le enormi difficoltà che si trova a vivere nella vita quotidiana e nel rapporto con le istituzioni.
Federica, avete preso posizione a favore di Bellavite e Serravalle. Che cosa pensa della conclusione della vicenda Nitag?
Cosa devo aggiungere? È una vergogna, l’ennesima situazione in cui lo Stato ammazza di nuovo e infierisce pugnalando alle spalle decine di migliaia di persone.
Parole forti…
Siamo stati traditi da un Ministro della salute che deve pensare alla salute di tutti gli italiani e non di una sola parte e siccome c’è una fetta enorme di italiani che sta aspettando di essere presa in carico dallo Stato, ci spazza ancora sotto al tappeto perché qualcuno non si accorga che esistiamo. E non è la prima volta che Schillaci mostra questo disprezzo nei confronti dei danneggiati da vaccino.
A che cosa si riferisce?
Mi riferisco al nostro ultimo e unico incontro in Ministero, è arrivato il momento di raccontare le cose come sono andate.
Prego…
Il tentativo è stato fatto a marzo scorso. Abbiamo ottenuto un incontro al Ministero della Salute, non c’era Schillaci perché non siamo abbastanza importanti da ottenere un confronto faccia a faccia con lui. Ci ha mandato alcuni suoi funzionari.
Come è andata?
Abbiamo portato tutta la documentazione, eravamo assieme ad altre associazioni, abbiamo portato la nostra storia, un fascicolo con le nostre certificazioni di questi 4 anni e soprattutto c’erano anche le nostre richieste nei confronti della politica e lo sa che cosa ci è stato detto?
Che cosa?
«Lo sappiamo».
Lo sappiamo?
«Lo sappiamo», sì. Su ogni cosa, su ogni richiesta, su ogni evidenza che abbiamo portato all’attenzione dei funzionari del ministero della Salute la risposta è stata unica per tutte: «Lo sappiamo». Ciononostante, da marzo non è successo nulla perché lo Stato si decidesse a prenderci in carico.
Ma che cosa sanno?
Sanno che decine di migliaia di persone sono ridotte a versare in condizioni di salute gravi a causa del vaccino, sanno dei genitori di ragazzi morti a causa di questi vaccini. Sanno tutto, ma non hanno ancora mosso un dito.
E dopo quell’incontro non se ne fece più nulla?
I funzionari ci avevano espresso la loro disponibilità ad ascoltarci, ho chiesto di specificare in che cosa in particolare, ma non hanno specificato. Hanno soltanto detto: «Dite ai vostri iscritti che da parte del Ministero c’è una certa disponibilità». Così, «una certa disponibilità».
E poi?
Dopo qualche settimana, ci è arrivata la risposta di una funzionaria che diceva di aver sottoposto al ministro le nostre richieste, purtroppo però loro non riuscivano a comprendere come potessero intervenire, che era una faccenda che riguardava la politica. Che era un problema politico.
Ma che cosa significa? Il ministro è un tecnico, ma è pur sempre espressione di un governo politico…
Ah… non lo so che cosa significa. So solo che la politica noi l’abbiamo coinvolta. Se eravamo lì era perché qualcuno della politica si era interessato a noi.
Di chi sta parlando?
Penso ad esempio all’onorevole Alice Buonguerrieri di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Covid, anzi, mi permetta in questa occasione di ringraziarla pubblicamente per l’interessamento e l’umanità che ci ha sempre manifestato. E con lei anche il presidente Marco Lisei, Lucio Malan, quindi non posso dire che la politica – e per giunta esponenti del partito di maggioranza che è al governo – per noi non si sia esposta. Quando la Buonguerrieri affermò nel corso del vostro convegno Pandemiopoli che si sarebbe prodigata per organizzare un incontro al ministero per un tavolo tecnico sui danni da vaccino ha preso una posizione forte per noi, si è esposta e posso dire che lei e altri hanno mantenuto la promessa.
Ma evidentemente qualcosa non ha funzionato…
È stato un buco nell’acqua. Del resto, se la risposta è che il Ministero sa, ma non può fare nulla, capisce bene che anche la politica così ha armi spuntate. Questo è terribile.
Nel frattempo, però la vostra attività in questi anni non si è fermata.
Abbiamo partecipato a conferenze, manifestazioni pubbliche, convegni, abbiamo promosso un’informazione scientifica dedicata agli effetti avversi partendo dalle evidenze della letteratura scientifica, promosso azioni legali contro Speranza e Magrini, abbiamo organizzato banchetti in tutt’Italia partendo dalle nostre condizioni di salute, che – lo ricordo - non sono ottimali. Anzi, vorrei ribadire che chi lavora dentro il comitato come volontario è malato, ma non tutti i nostri sostenitori lo sono, abbiamo persone che si sono vaccinate e non hanno avuto danni, abbiamo chi non si è vaccinato.
Quindi non siete solo danneggiati da vaccino?
Noi abbiamo cercato di coinvolgere la totalità della popolazione, non abbiamo fatto distinzioni tra chi si è vaccinato e chi no e nemmeno gli iscritti guardano a queste distinzioni nella loro attività. Ma una cosa me la lasci dire…
Che cosa?
Nel comitato sono rappresentate tutte le categorie in cui ci hanno voluto dividere durante la pandemia e in cui continuano a dividerci ancora oggi. E intendo non solo dividere come “classificare”, ma dividere proprio nel suo significato letterale. Chi è in Ascoltami è perché ha capito che la pandemia e la campagna vaccinale sono state nient’altro che una gigantesca operazione di divisione della popolazione in categorie, tra pregiudizi e odio. Lo vediamo oggi con l’accusa ridicola di no vax indirizzata a Bellavite. Offensiva, ridicola e fuori dal tempo.
Infatti, proprio Bellavite avrebbe dovuto essere coinvolto nel tavolo tecnico che il ministro aveva annunciato sui danni da vaccino…
Esatto. Ma ora capiamo tutto e capiamo perché non se ne è fatto più nulla.
Nel frattempo, avete dovuto “salutare” qualcuno in questi anni…
Qui mi fa toccare il tasto più delicato. Cercherò di non commuovermi. Abbiamo salutato chi non ce l’ha fatta ed è morto a seguito di una vita resa impossibile dalla condizione di danneggiato permanente. Chi si è spento e chi si è ucciso. Abbiamo sostenuto le spese con le nostre forze derivanti dalle donazioni, per una badante notturna per una nostra iscritta impossibilitata dai dolori lancinanti ad assistere la madre anziana. Abbiamo sostenuto le spese funerarie di persone che avevano perso tutto per provare a curarsi salvo poi farla finita. Guardi, situazioni davvero penose, che se le racconto è perché la gente deve sapere che cosa può fare l’uomo quando lo Stato si eclissa.
Mi racconti di chi non ce l’ha fatta.
Una mamma ci scrive. La figlia ha 20 anni, uscita a pieni voti dalla maturità, promettente, gioiosa, un’esplosione di vita. Per poter fare un periodo di studio all’estero deve vaccinarsi. Ebbene: i genitori sono dovuti andare a riprendersela ridotta a una larva umana, condizioni fisiche terribili.
E poi?
Hanno girato come tutti noi gli ospedali, tra dolori lancianti e fuochi, proprio come tutti noi. Un calvario, guardi. Poi un bel giorno, mentre le stava preparando il pranzo, era da due giorni che non mangiava più, entra in camera: si era uccisa. Questo lo sanno al ministero e nessuno fa niente. È il fallimento di uno Stato. La madre ora vorrebbe raccogliere in una pubblicazione i diari della ragazza, non le rimangono che il dolore e il ricordo e mi ha confidato che quando sono venuti a prenderla per portarla via in un sacco nero è morta anche lei con la figlia. Di queste storie siamo pieni zeppi.
Crede che Schillaci debba dimettersi?
Non mi compete, questo sì è che è un problema politico. Io so solo che se dei danneggiati da vaccino non importa al ministro della Salute mi chiedo a chi debba importare.
La maggior parte di voi, però, ha una diagnosi vaccino correlata. Non siete dei malati immaginari come diceva Burioni.
Ma certo, i nostri danni collaterali sono quasi tutti riconosciuti, ma vede, c’è un piccolissimo problema.
Quale?
Sono le commissioni medico militari che devono controllare attraverso la legge 210, una legge assolutamente fuori dal tempo che abbiamo proposto, invano di cambiare. Ebbene: i giudizi sono per il 99% negativi. Tranne che per le miocarditi, che vengono riconosciute e indennizzate, per tutto il resto non se ne parla, non perché non viene riconosciuto un nesso di causa, ma perché la patologia non rientra nel tabellario previsto. Per forza, il tabellario include patologie vecchie, non dimentichiamoci che con la vaccinazione sono insorte patologie nuove, o che una volta erano molto rare e invece oggi sono diffuse a macchia d’olio.
Come ad esempio?
La neuropatia delle piccole fibre che si presenta in forme diverse, ma ormai in maniera diffusissima. Una volta era una rarità, oggi ce l’abbiamo quasi tutti. Ma per la commissione medico militare è come se non esistesse. Per questo io mi dico: come puoi giudicare la situazione di chi ti si presenta davanti con tabellari vecchi e non aggiornati quando sappiamo che i danni da vaccino Covid sono per lo più nuove patologie. E non lo dico io, ma ci sono fior di pubblicazioni. Io dico che alla fine lo Stato mostra tutta la sua cattiva fede.
Quindi bisogna che vengano riconosciute queste nuove patologie. E qui torniamo al Ministero.
Adesso è diffusissima, c’è una percentuale spaventosa di danneggiati da vaccino che ha la neuropatia delle piccole fibre, che le ricordo non è una passeggiata, ma è una malattia invalidante. C’è chi chi non si alza più, chi deve prendere la cannabis per uso medico perché non può più guidare, chi si muove a fatica. E non colpisce solo a livello del dolore, in alcuni casi c’è chi non riesce più a trattenere le urine.
Che cosa bisognerebbe fare?
Guardi, io francamente sono un po’ stanca di continuare ad urlare. Se lo faccio è perché so che c’è un popolo vero che aspetta delle risposte, ma mi creda, tutto questo per noi malati costa fatica e grandi sacrifici. E in tutto questo, la decisione di Schillaci di umiliare quei pochi medici che ci hanno dato ascolto e cure, non ha fatto altro che risvegliare l’odio profondo tra le parti che era sopito da qualche tempo. Per questo a volte mi chiedo: ma che cosa dobbiamo fare ancora per essere presi sul serio?
Nuovo schiaffo ai danneggiati: Speranza non sarà indagato
Mentre la Procura europea indaga sullo scandalo Pfizergate della von der Leyen, il Tribunale dei ministri archivia la denuncia presentata dal Comitato Ascoltami per indagare Speranza su gravissimi reati a seguito degli Aifa-leaks sui vaccini anti-Covid. Gli avvocati: «Così muore la giustizia».
Svolta o passo indietro? La posta in gioco di Schillaci sui vaccini
Pressioni violente sul ministro Schillaci per le nomine del comitato governativo dopo le accuse diffamatorie a Bellavite e Serravalle. La posta in gioco è altissima: per la prima volta il Governo vuole ascoltare la scienza che ha espresso criticità sulla campagna vaccinale. Resistere o soccombere sarà decisivo.
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Così il Governo in ostaggio si è piegato all'idolo vaccinale
O Schillaci ha agito da solo e allora la Meloni non riesce a controllare un suo ministro oppure siamo di fronte al solito gioco delle parti per salvare la faccia. In ogni caso con la vicenda Nitag l'esecutivo ha mostrato di essere ostaggio della narrativa vaccinista che diceva di voler superare. E a farne le spese sono i danneggiati da vaccino.
- Un movimento di popolo censurato di Alessandra Nucci
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Un movimento di popolo a sostegno di Bellavite e Serravalle
Alla veemenza di questi giorni si sono contrapposti i toni marcatamente pacati di associazioni che hanno scritto per appoggiare la nomina di Bellavite e Serravalle: 132 le associazioni firmatarie solo dell’appello di EUNOMIS.
Il caso Bellavite e il neo maccartismo della medicina
L'intollerabile campagna di accuse diffamatorie nei confronti di Bellavite e Serravalle rivela una preoccupante deriva di neo maccartismo in campo medico. Tanto più che, sentenza, dare del no vax a una persona è già reato.
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«Ora Governo e Ministero al lavoro per i danneggiati da vaccino»
«Governo e Ministero impegnati in un tavolo tecnico per curare da subito i danneggiati da vaccino». Così Alice Buonguerrieri (Commissione Covid) nel primo incontro pubblico con Federica Angelini del Comitato danneggiati Ascoltami al convegno della Bussola. Müller: «Chiesa assoggettata allo Stato, quei vaccini una manipolazione genetica, non c'era necessità di obbligo».
«Immuni al pensiero totalitario» di Paolo Bellavite
- VIDEO: il convegno Pandemiopoli
«Diritti umani violati»: Ascoltami porta i vaccini davanti alla Cedu
Le reazioni avverse al vaccino-Covid provano che le leggi che hanno imposto la vaccinazione hanno violato un diritto umano. I danneggiati da vaccino-Covid riuniti nel Comitato Ascoltami portano la sentenza della Corte costituzionale davanti alla Corte europea dei diritti umani: «È stata lesa la Convenzione di Roma in relazione al diritto alla vita, alla salute, all’integrità psicofisica, alla dignità umana». Si profila una battaglia legale per chiedere giustizia.
Ascoltami, il convegno che riunisce medici e pazienti
Sono ormai 1800 i membri di Ascoltami, il comitato che dà voce ai danneggiati da vaccino. Sabato a Milano il primo convegno con medici e giornalisti. E soprattutto loro: le vittime della campagna vaccinale di massa. Presente anche la Bussola, che ha raccolto le prime testimonianze dei malati poi confluiti nel comitato.
«"Ascoltami". Noi, malati post vaccino e senza dignità»
Appena costituito ha già 100 iscritti, numero che crescerà. Non chiedono risarcimenti, solo di essere ascoltati da quello Stato che, dopo averli costretti a vaccinarsi, ora li abbandona di fronte a reazioni avverse neurologiche e autoimmunitarie che non si vogliono studiare né curare. Nasce Ascoltami, il comitato delle vittime da reazione grave avversa. «Molti di noi hanno già speso 5000 euro per sentirsi accusare di isteria, ma qua c'è chi non cammina e chi non dorme più». Nel board sono tante le testimoni che hanno raccontato alla Bussola il proprio calvario. Due legali offrono patrocinio per inviare segnalazioni coordinate ad Aifa. La portavoce: «Siamo malati senza dignità: perché destinano medici alla cura del long covid e non delle reazioni avverse?».
Danneggiati contro Speranza sotto gli occhi della Procura
Oltre 300 (erano previsti in 100) al sit-in davanti alla Procura per chiedere di non archiviare l'inchiesta sui vaccini anti-Covid che vede accusati Speranza e l'ex Aifa Magrini. Sotto le finestre del procuratore sfila il dolore di invalidi e madri senza più figli che chiedono ascolto, cure e giustizia.
Il dramma dei danneggiati sfila davanti alla Procura
Domani a Roma la manifestazione promossa dal Comitato Ascoltami e Osa Polizia per chiedere verità e giustizia sull'inchiesta che vede coinvolti Speranza e Magrini (ex Aifa). Molte le testimonianze di danneggiati e mamme coraggio di ragazzi morti improvvisamente dopo il vaccino anti-Covid. Ci sarà anche la Bussola che modererà gli interventi.
«Verità e giustizia». Il sit in dei danneggiati davanti alla Procura
Ascoltami e gli altri estensori della denuncia contro Speranza e Magrini portano i danneggiati in piazza davanti alla procura per chiedere verità e giustizia e di non archiviare l'indagine sull'ex ministro. Con loro ci sarà anche la Bussola.
Burioni insulta i danneggiati da vaccino: "Malati mentali"
Le offese social di Burioni che dà dei disagiati mentali ai danneggiati da vaccino del Comitato Ascoltami e poi cancella il post. Solidarietà da Lisei e Buonguerrieri (Commissione Covid). Intanto in Italia partirà la prima class action contro Pfizer.
«Doveroso ascoltare in Commissione i danneggiati da vaccino»
Il comitato dei danneggiati da vaccino Ascoltami lancia un appello tramite la Bussola e chiede di essere audito in Commissione Covid: «Abbiamo seguito l'iter vaccinale e ora viviamo i danni sulla nostra pelle». Già sette membri della Commissione danno via libera: «Ci saranno, doveroso ascoltarli».
«Speranza eseguiva gli ordini». Scaricabarile di Stato sui danneggiati
Nelle motivazioni del Tribunale dei Ministri sull'archiviazione della denuncia contro Speranza e Aifa, non si negano effetti avversi e danneggiati, ma si dice che l'ex ministro non ha colpe perché c'era stato il via libera di Oms, Ema e Fda. Uno scaricabarile di Stato che regala l'impunità a chi ha gestito la campagna vaccinale anti-Covid.