I violenti contenuti di Bibbia e Vangeli allarmano un ateneo britannico
L’Università di Sheffield ritiene che contengano descrizioni troppo esplicite di violenze fisiche e di violenza sessuale
L’Università di Sheffield, Gran Bretagna, ha segnalato il contenuto di alcune parti della Bibbia, testo che figura tra quelli per gli studenti di letteratura classica e biblica. In particolare, secondo l’ateneo, la storia di Caino e Abele nella Genesi e tutti e quattro Vangeli contengono descrizioni di “violenze fisiche esplicite e violenza sessuale”. A riportare la notizia è l’onlus International Christian Concern. L’iniziativa dell’ateneo è stata fortemente criticata dall’ong Christian Institute. Angus Saul, responsabile della comunicazione dell’ong, ha definito “sconcertante”, “priva si senso” e “palesemente falsa” la denuncia dell’ateneo, evidentemente concepita “per instillare negli studenti dei pregiudizi nei confronti dei testi sacri. “Né i Vangeli né la Genesi – sostiene Saul – forniscono resoconti espliciti dell’omicidio di Abele o della crocifissione di Gesù. Mentre cristiani e non credenti possono essere profondamente toccati dalle parole potenti ed eterne delle Scritture, tali passaggi sono molto meno espliciti di molti dei testi con cui gli studenti di letteratura inglese entrano in contatto”. Anche Andrea Williams, di International Christian Concern, ha protestato: “Sostenere che la storia della crocifissione implichi ‘violenza sessuale’ – ha commentato – non è solo inesatto, ma è una profonda interpretazione errata del testo. Il racconto della morte di Gesù non è un racconto traumatico; è la massima espressione di amore, sacrificio e redenzione, fondamentali per la fede cristiana”. L’università ha pubblicato una risposta alle critiche in cui afferma che la sua era semplicemente “una nota di contenuto e uno strumento accademico standard utilizzato per segnalare quando verranno discussi contenuti sensibili o espliciti”. Ha aggiunto che “il suo scopo è garantire che gli argomenti possano essere evidenziati e discussi in modo aperto e critico, preparando al contempo gli studenti che potrebbero trovare tali dettagli difficili”.


