Esercitazione 1

E. Montale, Xenia I, 14

Dicono che la mia 1
sia una poesia d’inappartenenza.
Ma s’era tua era di qualcuno:
di te che non sei più forma, ma essenza.
Dicono che la poesia al suo culmine 5
magnifica il Tutto in fuga,
negano che la testuggine
sia più veloce del fulmine.
Tu sola sapevi che il moto
non è diverso dalla stasi, 10
che il vuoto è il pieno e il sereno
è la più diffusa delle nubi.
Così meglio intendo il tuo lungo viaggio
imprigionata tra le bende e i gessi.
Eppure non mi dà riposo 15
sapere che in uno o in due noi siamo una sola cosa.

 Comprensione e analisi

1. Spiega i vv. 1-2. Perché alcuni consideravano i versi di Montale come “una poesia d’inappartenenza”? Come reagisce Montale al riguardo? A chi si rivolge nei suoi versi?

2. Spiega i vv. 5-8.

3. Soffermati sulle immagini presenti ai vv. 9-12. Quali sono? Che significato credi che abbiano?

4. Perché il destinatario della poesia è imprigionata nei gessi?

5. La scrittura di Montale nella quarta raccolta Satura è più semplice, come il poeta ebbe modo di sottolineare, potremmo anche dire più chiara e meno nascosta. Concordi con questa affermazione? Rifletti sullo stile di Montale in questa poesia (sintassi, lessico, immagini, figure retoriche, …) e confrontalo con le dichiarazioni di poetica di Montale della prima raccolta (ad esempio nella poesia I limoni).

Interpretazione
Offri una tua interpretazione complessiva della poesia esprimendo anche un tuo giudizio estetico.

Presenta poi la figura della moglie Drusilla Tanzi (cui sono dedicate molte poesie della quarta raccolta Satura) adducendo opportuni riferimenti ai componimenti della raccolta. Infine adduci altre esemplificazioni di poeti del Novecento (italiani e/o stranieri) che hanno cantato l’amore per la moglie (fatto insolito nel panorama della letteratura occidentale).

G. Fighera