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UNA LUCE NEL BUIO

C'è un paese senza aborti? Sì ed è pure negli Usa

In Missouri non è materialmente più possibile abortire, poiché non c’è alcuna struttura che esegua tali interventi. La politica ha fatto la sua parte dato che nel maggio 2019 il Senato dello Stato approvò una norma che vieta l’aborto dopo le 8 settimane di gravidanza, rispetto al precedente limite di 22. A dire che la battaglia pro life non è perdente.

Vita e bioetica 24_01_2021

Può esistere, nel 2021, un Paese senza aborti, dove cioè il nascituro non possa essere eliminato in nome della legge? Il solo porre questa domanda, per alcuni, potrà apparire – a seconda dei punti di vista - provocatorio o da illusi. Eppure un Paese così, proprio oggi, c’è: e in Occidente, per di più. Stiamo parlando del Missouri, Stato del Midwest dove non è materialmente più possibile abortire, nel senso che non c’è alcuna struttura che esegua tali interventi. Lo fanno presenti fonti pro life, confermando una notizia che, per la verità, circolava già tempo.

Infatti già nel 2019 il Dipartimento alla Sanità non aveva rinnovato la licenza all’unica clinica Planned Parenthood nello Stato; solo che quest’ultima, adite le vie legali, era poi riuscita a spuntarla, restando così aperta. Il punto è che ad oggi questa clinica, che si trova nella città Saint Louis, è sì aperta ma non operativa. Una donna che cioè vi si reca per abortire non si vedrà fissare alcun tipo di appuntamento; sarà rinviata al centro, sempre di Planned Parenthood, che si trova a Fairview Heights, che però è in Illinois, in un altro Stato insomma.

«Anche se quel centro di Planned Parenthood resta aperto ed è autorizzato dalla legge ad effettuare aborti», ha sottolineato Troy Newman, presidente del gruppo cristiano pro life Operation Rescue, «abbiamo avuto conferma del fatto che nessun intervento abortivo viene lì praticato. Ciò significa che questa struttura attualmente agisce solo come un centro di riferimento per l'aborto, che però nello Stato non viene praticato. Ciò fa del Missouri il primo Stato libero dall'aborto in questo momento». Che dire, si tratta davvero di un gran risultato.

Anche se, a ben vedere, non si tratta di un traguardo casuale dato che, in questa vicenda, anche la politica ha fatto la sua parte. Basti pensare a quanto accaduto nel maggio 2019, quando il Senato del Missouri approvò coraggiosamente una norma che vieta l’aborto dopo le otto settimane di gravidanza, rispetto al precedente limite di 22, lasciando così la possibilità di abortire in caso di emergenza medica, ma senza eccezione neppure per il caso di stupro o incesto. Il fatto che il Missouri abbia agguantato l’invidiabile primato di «abortion-free state» è quindi indubbiamente anche esito di questa coraggiosa mossa politica.

In un’epoca in cui l’aborto legalizzato continua ad avanzare - come dimostra il tragico caso dell’Argentina, e in cui dagli Stati Uniti da ormai molte settimane, giungono notizie tutto fuorché rincuoranti per chi abbia a cuore la vita nascente - dal piccolo Missouri (ha poco più della metà degli abitanti della Lombardia) arriva insomma un segnale in controtendenza che è anche una lezione. Nello specifico, una lezione che parla di coraggio e della possibilità di cambiare davvero le cose, anche se non è da escludere che la presidenza Biden-Harris potrà incidere, in negativo, anche per il Missouri.

Dopotutto, per chi ricorda come iniziò la presidenza Obama – e cioè con lo sblocco dei finanziamenti a organizzazioni abortiste, cestinando il veto posto dal suo predecessore, George W. Bush -, è plausibile che le cose potranno peggiorare, nel giro di poco, anche per questo «abortion-free state». Che nel frattempo, però, brilla come una luminosa eccezione che può e deve incoraggiare anche i pro life italiani, rispetto al fatto che la battaglia per la vita nascente resta apertissima. Lo hanno già dimostrato, in questi anni, vari Paesi dell’Europa dell’Est, ed ora una bella conferma giunge dagli Stati Uniti.

Si obbietterà che una rondine non fa primavera, ed è vero. Ma Troy Newman ed Operation Rescue non escludono che, a breve, la splendida solitudine del Missouri possa essere interrotta, con l’affiancamento di altri Stati. Sarebbe chiaramente una ulteriore ottima notizia anche se già l’esistenza di un «abortion-free state», in realtà, è qualcosa per cui, nonostante il periodo cupo, val la pena gioire.