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L'ANTIDOTO

Anticlericalismo Fuller

Nel 1848 la giornalista
Fuller scrisse entusiasta
dell'assassinio
di Rossi, capo
dello stato Pontificio.

L'antidoto 09_12_2011
Fuller
Il 15 novembre 1848 era stato assassinato Pellegrino Rossi, capo del governo dello Stato Pontificio. Il suo nome era stato suggerito al b. Pio IX dal b. Antonio Rosmini. Un congiura vera e propria, seguita da cortei di liberali trionfanti che giravano per la città cantando «Benedetta quella mano che oggi il Rossi pugnalò». E andarono a cantare perfino sotto le finestre della povera vedova e dei suoi figli. La giornalista americana Margaret Fuller, inviata speciale del New York Tribune in Europa, mandò al suo giornale una corrispondenza entusiastica. La Fuller nel 1844 aveva pubblicato Women in the Nineteenth Century, «uno dei testi fondamentali del femminismo statunitense».

Da buona intellettuale di sinistra, stabilitasi a Roma, era diventata l’amante di un marchese, Angelo Ossoli, col quale aveva avuto un figlio. I due furono, ovviamente, sostenitori della Repubblica Romana del trio Mazzini-Armellini & Saffi supportato da Garibaldi. Ma l’occupazione rivoluzionaria di Roma durò poco, e il marchese e la giornalista dovettero fare velocemente fagotto. Dopo un breve soggiorno a Firenze, lui, lei e il piccolo si imbarcarono per gli Stati Uniti. Non ci arrivarono mai, perché la loro nave fece naufragio il 19 luglio 1850 al largo di Fire Island (cfr. Francesco Mario Agnoli, L’ultimo mito del Risorgimento. Storia senza retorica della Repubblica Romana (9 febbraio – 4 luglio 1849, con prefazione di G. Alemanno, Il Cerchio, pp. 7-8).