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Due verità

Trump: «Tutto è transgender»

Trump: «Tutto è transgender. Tutti sono transgender. Sentiamo dire queste cose in continuazione ed è per questo che abbiamo vinto le elezioni»

Gender Watch 17_03_2025

«Tutto è transgender. Tutti sono transgender. Sentiamo dire queste cose in continuazione ed è per questo che abbiamo vinto le elezioni con numeri record». Parole del presidente Trump durante la conferenza stampa con Micheál Martin, primo ministro dell’Irlanda (v. foto). E poi Trump ha aggiunto che l’esistenza delle persone transessuali è umiliante per le donne.

Nonostante gli usuali toni “muscolosi”, Trump ha detto due verità. La prima sta nel fatto che  di “identità di genere”, di non discriminazione dei trans, di tutelare le minoranze trans etc. si continua a parlare fino alla nausea e la rappresentazione del mondo trans non corrisponde ai fenomeno reale: c’è una sovrarappresentazione. Tale ossessiva campagna trans ha sicuramente contribuito alla vittoria di Trump perché la gente è stufa del politicamente corretto color arcobaleno.

In secondo luogo il presidente USA ha detto bene quando ha affermato che il transessualismo umilia le donne, perché predica che un uomo può essere una donna e così dicendo qualifica la componente biologica non essenziale per la definizione di donna. Uno scippo da parte degli uomini della femminilità perché si afferma che anche un uomo può essere donna. Ossia un sesso coincide con il suo opposto. Una evidente contraddizione in termini.