Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Giovedì Santo a cura di Ermes Dovico

Evangelizzazione


Efrem il Siro, il santo che evangelizzava con inni e canti
L’ANNIVERSARIO

Efrem il Siro, il santo che evangelizzava con inni e canti

Il 9 giugno di 1650 anni fa moriva Efrem il Siro, detto «la cetra dello Spirito Santo» per la sua capacità di trasmettere le verità della fede attraverso la musica e la poesia sacra. Per la grandezza della sua opera, Benedetto XV lo ha proclamato Dottore della Chiesa.


Colombano e l’orso che gli cedette la grotta
SANTI E ANIMALI / 3

Colombano e l’orso che gli cedette la grotta

Tra i più grandi evangelizzatori dell’Europa, l’irlandese san Colombano si stabilì alla fine della sua vita in Italia, a Bobbio, fondandovi un celebre monastero. Per un periodo visse in Francia, sui Vosgi, dove la tradizione lega la sua storia a quella di un orso.
- LA RICETTA: MACCHERONI ALLA BOBBIESE


4 secoli di "Propaganda Fide" visti dalla Cina
ANNIVERSARIO

4 secoli di "Propaganda Fide" visti dalla Cina

La diffusione della fede come primo dovere del ministero pastorale: era l’esigenza avvertita da papa Gregorio XV quattro secoli fa, istituendo la Congregazione dedicata alla missione. Un recente simposio sulla Cina offre uno spaccato dell’attività di questo “ministero missionario” operante attraverso persecuzioni e controversie perché i popoli giungessero alla conoscenza dell’unico vero Dio.


Il mito della sinodalità è un ritorno a Babele
SINODALITÀ / 2

Il mito della sinodalità è un ritorno a Babele

Il documento di preparazione parla di un sinodo finalizzato a un nuovo umanesimo e a far nascere sogni e profezie, totalmente assente il richiamo alla conversione e alla missione. Il focus si sposta così dalla fede (e dalla ragione) alle riforme “democratiche”. È il crollo della cultura cattolica.


Il Pime ha aperto una nuova scuola in Bangladesh
Evangelizzazione

Il Pime ha aperto una nuova scuola in Bangladesh

Le Missionarie dell’Immacolata hanno inaugurato nella capitale Dhaka una scuola primaria di lingua inglese che potrà ospitare 40 allievi


Padre Kolbe, il giornalista in missione per Maria
SANTO E COMUNICATORE

Padre Kolbe, il giornalista in missione per Maria

San Massimiliano Kolbe aveva una piena consapevolezza del ruolo della stampa, spesso propagatrice di errori e di avversione alla fede cattolica. Fondò quindi la rivista Il Cavaliere dell’Immacolata, nonché poi una stazione radio, con il fine di evangelizzare nel nome di Maria. Nei suoi scritti è delineata la lucidissima visione di come debba agire «un missionario della penna».


Magellano, l’esploratore che piantò la croce nelle Filippine
V CENTENARIO

Magellano, l’esploratore che piantò la croce nelle Filippine

Il 27 aprile di 500 anni fa moriva l’esploratore portoghese Ferdinando Magellano. A lui, a cui è stata di recente dedicata un’opera lirica in tre atti, è legata l’evangelizzazione delle Filippine. Poco dopo il suo sbarco, il sovrano locale e 500 indigeni si fecero battezzare. E fu Magellano, il giorno seguente, a piantare la croce a Cebu, segno visibile dell’inizio della cristianizzazione di quelle terre.


Un rapporto sulla persecuzione dei cristiani in India nel 2020
Induismo

Un rapporto sulla persecuzione dei cristiani in India nel 2020

Nel corso dell’anno sono stati denunciati 327 episodi di violenza contro i cristiani. La situazione peggiore è quella dei cristiani negli stati che hanno adottato leggi anti corruzione

 


"Io, vescovo nella Svezia senza Dio dove il silenzio evangelizza"
INTERVISTA/ARBORELIUS

"Io, vescovo nella Svezia senza Dio dove il silenzio evangelizza"

Il vescovo di Stoccolma, Anders Arborelius, la prima porpora nella storia della Svezia, nacque luterano ma scelse di convertirsi al cattolicesimo. A La Nuova Bussola Quotidiana ha spiegato come essere cattolici in Svezia dove i cattolici sono il 2 per cento della popolazione: «Viviamo in un mondo molto rumoroso oggi. Allo stesso tempo, però, molti desiderano anche il silenzio: i non credenti vanno nei conventi per uscire dal trambusto moderno. È una vera possibilità di evangelizzazione».


Burke: «Nostro compito è annunciare Cristo e difendere la fede»
VERSO LA GIORNATA DELLA BUSSOLA/INTERVISTA

Burke: «Nostro compito è annunciare Cristo e difendere la fede»

«Il Signore ci ha detto di andare in tutto il mondo per battezzare le genti, questo è molto chiaro, questo è il nostro compito». «Se un missionario ha solo l'intenzione di apprezzare le culture indigene, non solo non evangelizza ma rischia anche di perdere la fede». «Il documento di lavoro per il Sinodo sull’Amazzonia è assolutamente inaccettabile, dobbiamo fare tutto il possibile per difendere la fede cattolica nella sua integrità». «È anche disonesto presentare un Sinodo come finalizzato all’evangelizzazione dell’Amazzonia, quando poi il vero obiettivo diventa rivoluzionare tutta la Chiesa». «Non sono un nemico del Papa e non c'è alcun complotto americano. Bannon? Non sono coinvolto con gente che lavora per distruggere la Chiesa». Parla il cardinale Raymond L. Burke, che terrà la relazione principale alla Giornata della Bussola del 6 ottobre.

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- ENGLISH VERSION

- «LA FEDELTÀ AL PAPA CI IMPONE CHIAREZZA SULLA FEDE», di R. Burke e A. Schneider 


La nuova Curia romana senza dottrina
LA RIFORMA

La nuova Curia romana senza dottrina

Le anticipazioni riguardo alla nuova Costituzione apostolica che potrebbe essere firmata in giugno da papa Francesco rivelano la marginalizzazione della Congregazione per la Dottrina della Fede e la primazia di un nuovo "super dicastero" per l'Evangelizzazione. Novità che fanno nascere alcune domande.


Messico e balle. È Obrador che dovrebbe scusarsi
LA STORIA IGNORATA

Messico e balle. È Obrador che dovrebbe scusarsi

Il presidente messicano Obrador festeggia a modo suo i 500 anni dell’arrivo di Hernan Cortés e dell’evangelizzazione del suo Paese, chiedendo al re di Spagna e al Papa di scusarsi. In realtà è lui che dovrebbe farlo a nome dell’intero Messico, per gli 80 anni di persecuzioni contro i cattolici prima del disgelo. Inoltre, Aztechi e Incas erano dediti a sacrifici umani, tant’è che i popoli circostanti salutarono i conquistadores come liberatori.