Si prega di nuovo nella chiesa attaccata in Nigeria
Le autorità della Christ Apostolic Church di Eruku hanno voluto riaprire la chiesa e celebrare le funzioni domenicali a pochi giorni dall’attacco mortale subito
Solo pochi giorni fa, la sera del 19 novembre, la Christ Apostolic Church di Eruku, nello stato nigeriano di Kwara, è stata attaccata da uomini armati che vi hanno fatto irruzione sparando mentre si stava svolgendo una funzione, hanno ucciso tre fedeli, ne hanno feriti altri e ne hanno rapito 38 cui un Pastore. Eppure la comunità non ha voluto rinunciare a santificare la festa e il 23 novembre nella chiesa, ancora macchiata del sangue delle vittime, si è svolta la prima funzione dopo l’attacco. Il rito si è celebrato con una presenza massiccia di forze di sicurezza dentro e all’esterno dell’edificio e in tutta Eruku, dispiegate su espresso ordine del presidente Bola Tinubu che ha inoltre disposto operazioni congiunte per individuare i malviventi e liberare le persone rapite. Nel corso della funzione i fedeli convenuti hanno pregato per la liberazione dei rapiti e per le anime delle vittime. Il Pastore officiante, Bamidele Lawrence, ha parlato dell’attentato come di una prova di fede. Il segretario della chiesa, Michael Agbabiaka è intervenuto per informare che i rapitori, che già il giorno successivo all’attacco avevano stabilito un contatto, avevano inizialmente chiesto un riscatto di 100 milioni di naira a persona (quasi 60.000 euro), poi sceso a 20 milioni (quasi 12.000 euro). Nonostante la paura e il trauma, ha spiegato ai giornalisti presenti, le autorità religiose della chiesa hanno esortato e incoraggiato i fedeli a partecipare alla funzione religiosa come dimostrazione di fede e di resilienza. “Come potete vedere – ha detto – sono presenti solo poche persone, ma ringraziamo Dio per la vita e per averci dato forza. Apprezziamo anche il governo per aver schierato agenti di sicurezza che ora pattugliano la città e la chiesa”. In Nigeria in pochi giorni, oltre a quelli della chiesa di Eruku, sono stati rapiti decine di fedeli in un’altra chiesa nello stato di Kaduna, la Santo Stefano a Kushe Gudgu Kagarko, e centinaia di studenti nella scuola governativa Maga di Danko, nello stato di Kebbi, e nella scuola cattolica di St Mary di Papiri nello stato del Niger.

