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Il caso

Polonia, la battaglia dei confini. I tedeschi “scaricano” i migranti

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Da mesi la Germania trasferisce illegalmente migranti in Polonia, dove la gente, stanca dell’inerzia e accondiscendenza del governo Tusk, si è organizzata nel Movimento di Difesa del Confine. Le tensioni con gli agenti tedeschi.

Esteri 18_07_2025

Tutte le agenzie di stampa mondiali hanno dato la notizia che dal 7 luglio la Polonia ha introdotto controlli temporanei alle frontiere con Germania e Lituania. Ma non tutti sanno che misure analoghe sono state adottate già nel 2024 da Berlino, che da mesi procede con i rimpatri di migranti in Polonia. Rimpatri ingiustificati perché la maggior parte di migranti non era entrata nell’Unione europea tramite la Polonia. I funzionari tedeschi li portano alla frontiera e li costringono ad andare in territorio polacco, spesso senza documenti o cellulari che potrebbero mostrare che sono arrivati in Europa per altre vie. Un’operazione cinica e ben organizzata che per mesi non ha avuto nessuna risposta da parte delle autorità polacche fino alla recente dichiarazione di Donald Tusk.

Tusk, dall'inizio del suo attuale mandato, cioè dal 13 dicembre 2023, quando le tensioni legate all'immigrazione clandestina e al patto migratorio sono iniziate ad aumentare, ha assicurato che il patto migratorio non sarebbe stato applicato al suo Paese. Ha affermato che avrebbe fatto tutto il possibile per impedire ai migranti irregolari di raggiungere la Polonia. Oggi è chiaro che queste erano solo parole senza fondamenta che servivano ad ingannare l’opinione pubblica, decisamente contraria alla ricollocazione dei migranti.

Va ricordato che nel referendum nazionale tenutosi il 15 ottobre 2023 (in concomitanza con le elezioni parlamentari) i polacchi si sono espressi contro l’accoglienza degli immigrati provenienti dal Medio Oriente e dall'Africa: 10.878.863 cioè il 96,79% dei votanti hanno detto “no”. I partiti attualmente al governo hanno chiesto di non partecipare al referendum e l'affluenza alle urne non ha superato la metà degli aventi diritto al voto, perciò – come ha dichiarato Tusk – il risultato del referendum non è vincolante per il governo.

Nel frattempo la gente, preoccupata per l’arrivo incontrollato di migliaia di migranti, ha cominciato ad organizzarsi: è nato su iniziativa di Robert Bąkiewicz il Movimento di Difesa del Confine (Ruch Obrony Granic - ROG) che si è posto come obiettivo di difendere la Polonia dall'immigrazione di massa e dalle minacce ad essa associate. I membri del movimento hanno istituito controlli alle frontiere e iniziato a condurre ispezioni, senza alcuna reazione da parte del governo polacco. Se il confine fosse stato controllato e il governo avesse agito in modo efficace contro il trasferimento dei migranti operato dai tedeschi, coloro che hanno spontaneamente preso in mano la situazione probabilmente non lo avrebbero fatto. Si tratta di persone che vedono l'impotenza di chi detiene il potere e cercano di proteggere la propria sicurezza; persone che si sentono minacciate e vedono che non ci sono misure efficaci per contrastare l'afflusso di migranti illegali. Ma questa è responsabilità del governo e del primo ministro. Secondo il leader del Movimento «non c'è la volontà politica del governo di Donald Tusk di difendere davvero il confine polacco».

Bąkiewicz ha affermato che i controlli introdotti dal governo Tusk al confine occidentale non mirano a contrastare realmente le attività criminali dei tedeschi che «contrabbandano» immigrati clandestini dalla Germania alla Polonia, bensì a creare un'immagine positiva, ma falsa, del governo. Vengono controllati – ha svelato Bąkiewicz – solo determinati valichi di frontiera; gli altri sono privi di sorveglianza, consentendo il "contrabbando" di immigrati da parte dei funzionari tedeschi.

Gli agenti di polizia tedeschi che trasferiscono illegalmente migranti in Polonia reagiscono in modo aggressivo verso gli attivisti del Movimento di Difesa del Confine. Agli agenti tedeschi danno fastidio le persone che documentano il trasferimento illegale degli immigrati clandestini e raccolgono informazioni sulle rotte del contrabbando. I polacchi che controllano la frontiera usano anche i droni e uno di questi, nonostante si trovasse sul territorio polacco, è stato abbattuto dagli agenti tedeschi.

Il governo Tusk, che evidentemente vuole nascondere ai polacchi la verità sui fatti che accadono alla frontiera, ha dichiarato nei giorni scorsi che i valichi di frontiera con la Germania sono ora considerati infrastrutture critiche. Ma ciò significa che il Movimento di Difesa del Confine non può documentare legalmente il trasferimento di migranti dalla Germania. Per di più, le autorità polacche stanno tentando di intimidire coloro che sono coinvolti nella protezione delle frontiere.

Il ministro degli Interni, Tomasz Siemoniak, ha annunciato che nelle vicinanze dei valichi di frontiera la Polizia e la Guardia di Frontiera non tollereranno le persone che tenteranno di ostacolare lo svolgimento delle loro attività.  Un chiaro avvertimento verso i membri del Movimento di Difesa del Confine. «Questa è una dichiarazione scandalosa da parte di un uomo che, invece di ringraziare i cittadini per la loro vigilanza e il loro impegno, li minaccia con misure repressive», ha detto Mariusz Gosek, un deputato del partito Diritto e Giustizia (PiS). E ha aggiunto: «Se non fosse stato per questi patrioti, attivisti sociali, polacchi che hanno consacrato la loro vita quotidiana a difendere la nostra sicurezza, non ci sarebbe stata alcuna reazione da parte del governo». Purtroppo, la polizia ha già emesso tante multe a persone coinvolte nel ROG e la procura sta indagando sulle loro attività.

Ovviamente la Germania ha tanti problemi con milioni di migranti, ma la colpa è in gran parte sua. Come ha detto l'eurodeputata Beata Szydło, ex primo ministro della Polonia, «sono stati commessi errori quando la cancelliera Merkel ha accettato, o meglio invitato, chiunque volesse venire in Europa. L'apertura delle frontiere europee all'immigrazione clandestina ha indotto l'Unione Europea, impreparata a un afflusso così elevato di migranti irregolari, a commettere ulteriori errori. Ricordo molto bene quelle decisioni; all'epoca ero Primo Ministro e partecipavo alle riunioni del Consiglio. Una delle prime decisioni che ho preso è stata quella di ritirare il mio consenso all'accoglienza dei migranti irregolari, espresso precedentemente dal primo ministro Ewa Kopacz. Permettetemi di ricordare che Donald Tusk era all’epoca presidente del Consiglio Europeo. Dopo il mio veto, ha dichiarato pubblicamente ai giornalisti che il governo polacco avrebbe avuto problemi se non avesse accettato di accogliere migranti».

Com’è possibile che il governo polacco permetta tutto quello che sta succedendo sulla frontiera con la Germania? A questa domanda risponde Zbigniew Ziobro, oggi deputato del PiS ed ex ministro della Giustizia: «Tusk, da classico agente di Berlino, permette ai tedeschi di violare la legge polacca, di far passare clandestinamente immigrati irregolari attraverso il confine e costringe la Guardia di Frontiera polacca a obbedire ai tedeschi. Mente anche dicendo che tutto questo non sta accadendo. Mentre Tusk tradisce i polacchi, gli altri – quelli del ROG – difendono i confini e la nostra sicurezza». Più chiaro di così.