ONU, no ai baby trans
Un rapporto delle Nazioni Unite critica il fenomeno del "cambio" di sesso nei minori elencando i danni a cui i bambini potrebbero andare incontro.

Un rapporto presentato il 25 giugno scorso alle Nazioni Unite dal titolo Violenza sessuale contro donne e ragazze: nuove frontiere e problematiche emergenti critica il fenomeno del “cambiamento” di sesso nei minori. Il rapporto riconosce l’esistenza di una «spinta internazionale concertata per slegare la definizione di uomini e donne dal loro sesso biologico». Questo potrebbe portare alla cancellazione dell’identità giuridica delle donne: «la cancellazione del sesso come vettore distinto di analisi all'interno del diritto e della politica oscura le vulnerabilità uniche delle donne, aumentando il rischio di sfruttamento».
Inoltre il report afferma che «consentire ai bambini di accedere a tali procedure non solo viola il loro diritto alla sicurezza, alla protezione e alla libertà dalla violenza, ma ignora anche il loro diritto umano ai più alti standard di salute e va contro i loro interessi. […] Le conseguenze durature e dannose della transizione sociale e medica dei bambini, comprese le bambine, sono sempre più documentate: persistenza o intensificazione del disagio psicologico; persistenza dell’insoddisfazione corporea; infertilità, inizio precoce della menopausa e aumento del rischio di osteoporosi; disfunzione sessuale; e perdita della capacità di allattare al seno in caso di mastectomia (per citarne alcuni)».