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Linguistica LGBT

Misomosessualità

Il sito Gay.it suggerisce di sostituire il termine "omofobia" con "misomosessualità" perchè la paura non c'entra nulla.

Gender Watch 13_12_2023

Leggiamo sul sito Gay.it che la parola “omofobia” se è corretta nel significato di “paura di scoprirsi omosessuale” non è corretta nel significato di “atteggiamento di condanna dell’omosessualità”, perché il suffisso “fobia” significa “paura”. Da qui il suggerimento: che si usi “misomosessualità”.

«Il prefisso miso– che ci arriva dal greco antico μῖσος (mîsos) […], sempre secondo Treccani, significa per l’appunto “odio, avversione, ostilità o antipatia verso la persona o la cosa espressa dal secondo elemento” della parola che segue: misantropo (chi non soffre la compagnia altrui), misogino (chi non tollera le donne). […] Che effetto farebbe, dunque, dire misomosessuale? E misobisessuale, misolesbico, misotrans, misoqueer? […] il focus semantico si sposterebbe sulla matrice di odio intrinseco alla base». L’autore dell’articolo però tiene a precisare che è bene continuare ad usare omofobia.

Plaudiamo all’autocritica fatta dal principale sito gay: “omofobia” è termine ideologico e finalmente danno segno di averlo capito anche i gay. Condividiamo dunque le critiche mosse dall’articolista, a patto che per “misomosessualità” si intenda avversione verso l’omosessualità e non verso le persone omosessuali.