Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Sant’Espedito a cura di Ermes Dovico

OCCHIO ALLA TV

L'isola dei rissosi

Avendo evidenziato la brutta fine del “Grande Fratello”, per “par condicio” non possiamo esimerci da un’ultima recensione per “L’isola dei famosi” (Rai2) che ha fatto registrare ascolti inferiori al passato, segno del declino di un genere – quello dei reality – che ormai ha fatto il suo tempo.

Occhio alla Tv 06_04_2012

Avendo evidenziato la brutta fine del “Grande Fratello”, per “par condicio” non possiamo esimerci da un’ultima recensione per “L’isola dei famosi”, che ha appena chiuso i battenti su Rai2. Per la cronaca, ha vinto la concorrente più antipatica in assoluto, quella Antonella Elia che ne ha avuto per tutti, suscitando continue polemiche, invidie, dissidi e litigi soprattutto con le altre protagoniste del reality show.

Il fatto che il televoto popolare abbia premiato proprio lei la dice lunga sui meccanismi di successo di un format come questo, in cui il conflitto continua a essere una delle principali leve dell’audience. E sì che, nelle dichiarazioni della vigilia, gli autori del programma e il direttore di rete avevano annunciato che avrebbero cercato di “esaltare gli elementi di intrattenimento e di non drammatizzare troppo gli eventi”.

La presenza di Nicola Savino in conduzione, pur connotata da un atteggiamento ironico e volto a stemperare le tensioni, non è riuscita a sopire il fuoco sotto le ceneri. Nemmeno la scelta dell’improbabile Vladimir Luxuria (al secolo Vladimiro Guadagno) come inviato speciale sull’isola è stata una trovata azzeccata, anche se probabilmente ha contribuito ad alimentare la curiosità verso il programma.

Se Mediaset ha preannunciato almeno un anno di stop per “Grande Fratello”, a caldo la Rai rilancia annunciando per il prossimo anno un’edizione che non dovrebbe discostarsi troppo da quella che si è appena conclusa. Ma anche “L’isola dei famosi” ha fatto registrare ascolti inferiori al passato, segno del declino di un genere – quello dei reality – che ormai ha fatto il suo tempo.