Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Galdino a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

La vera guarigione

A tante persone spente e vuote o ripiegate sul proprio male, basterebbe una voce di misericordia per rialzarsi.

Vangelo 18_02_2012
guarigione del paralitico a Cafarnao
Settima domenica durante l’anno B

…Si recarono da lui portando un paralitico, sorretto da quattro persone. Non potendo però portarglielo innanzi, a causa della folla, scoperchiarono il tetto nel punto dove egli si trovava e, fatta un’apertura, calarono la barella su cui era adagiato il paralitico. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati»…
(Mc 2,1-12)


La casa di Gesù a Cafarnao, dove Pietro l’ha accolto come ospite e amico, è sempre molto affollata. Non c’è modo di passare dalla porta, tanto più se quattro amici portano un paralitico in barella. Si aggira l’ostacolo e si raggiunge il tetto attraverso la scala posteriore, si scoperchia il soffitto e si fa scendere la barella all’interno in mezzo al cerchio degli ascoltatori.

Una scena sorprendente! Gesù prende talmente sul serio l’audacia del paralitico e dei suoi trasportatori, che va diritto alla conclusione. Opera cioè la liberazione totale di quell’uomo, cominciando dal cuore: “Figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati”. Per rimettere in piedi quell’uomo, Gesù vede che occorre prima liberargli il cuore dal male. Quel che segue, vale a dire il miracolo che fa camminare il paralitico, è solo una conseguenza e il segno visibile della sua guarigione più profonda, nel momento stesso in cui viene manifestata la divinità di Gesù, Dio venuto a perdonare i peccati.

In realtà, qual è la vera guarigione? Da quale male dobbiamo essere liberati? Di quale salvezza noi abbiamo bisogno? C’è una prostrazione dell’anima, un’oppressione del cuore, un avvilimento della vita che solo da una misericordia divina possono essere sollevati. A tante persone spente e vuote o ripiegate sul proprio male, basterebbe una voce di misericordia per rialzarsi. L’abbiamo visto molte volte e lo sperimentiamo in continuazione. E’ una grazia se una piccola comunità di amici – o magari anche un solo amico vero - ci conduce davanti al Signore Gesù dandoci la possibilità di affidarci al gesto di liberazione che ci abbraccia con una misericordia mai vista prima.

L’amicizia cristiana può essere la nostra casa di Cafarnao; il sacramento della confessione è  l’eco vivente delle parole di Gesù: “Ragazzo, alzati e cammina: ti sono rimessi i tuoi peccati”.