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merz è cancelliere

Il nuovo governo tedesco comincia già azzoppato

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Friedrich Merz ha fallito l'elezione al primo turno per la carica di cancelliere tedesco. E' poi passato al secondo turno, ma le crepe nella maggioranza formata da Cdu e Spd sono evidenti. Il governo di compromesso parte già in salita. 

Esteri 07_05_2025

In una storica prima volta dal 1949, Friedrich Merz fallisce nella mattinata di ieri l’elezione a cancelliere tedesco per sei voti, una sconfitta sbalorditiva visto l’ottimismo che lo circondava e la maggioranza che lo avrebbe dovuto sostenere. Lo stesso Merz e la sua coalizione hanno imposto il voto nel pomeriggio perchè, come ha dichiarato il capogruppo CDU/CSU al Bundestag Jens Spahn: «Tutta l'Europa, forse il mondo intero, sta guardando questo secondo scrutinio... Faccio appello a tutti affinché si rendano conto di questa speciale responsabilità». Nel voto pomeridiano Merz ha ottenuto la maggioranza, è il nuovo cancelliere tedesco con 325 voti favorevoli, 289 voti contrari, 1 astensione.

Il leader dei cristiani democratici tedeschi Friedrich Merz non è riuscito ieri mattina a raccogliere la maggioranza parlamentare necessaria per essere nominato cancelliere al primo turno di votazioni, voto che segna in ogni caso un primo smacco grave per colui che veniva definito nella mattinata di ieri come il nuovo cancelliere alla francese, visto il suo desiderio di accentrare potere e decisioni, ridotto dalla propria coalizione a considerarsi un “cancellierino”.

Una sconfitta anche per la sua nuova coalizione che proprio negli ultimi giorni aveva firmato il programma di governo, dopo il consenso raccolto dai Socialisti tra i propri iscritti e la designazione dei ministri. Merz, 69 anni, ha condotto la CDU/CSU a vincere le elezioni federali a febbraio, si è piegato al ricatto di Bruxelles e di Angela Merkel di emarginare la destra popolare di AfD e ha invece concluso un accordo capestro con Socialisti (e l’eventuale soccorso rosso verde delle altre sinistre). Ebbene, proprio nella prima votazione a scrutinio segreto di ieri mattina il candidato alla cancelleria ha raccolto solo 310 voti nella Camera bassa del Parlamento (Bundestag), mentre erano necessari 316 voti e sebbene potesse contare sulla carta sui 328 seggi della coalizione. I mal di pancia esistono sia tra i democristiani che tra i socialisti, gli unici comunque presenti e votanti.

Merz aveva in seguito lasciato l'aula, evidentemente deluso e sconcertato, insieme ad altri membri di spicco del suo partito per una riunione speciale di emergenza. Il Presidente del Budestag Julia Kloeckner aveva interrotto la sessione parlamentare per consentire ai gruppi parlamentari di consultarsi su come procedere, ricordando che rimanevano 14 giorni per eleggere Merz o un altro candidato cancelliere con una maggioranza assoluta. Se anche questo secondo turno di votazioni non avesse prodotto il risultato sperato, il processo elettorale sarebbe entrato in una terza fase, in cui devono aver luogo immediatamente nuove elezioni politiche mentre, la persona che riceve il maggior numero di voti (maggioranza relativa), viene eletta cancelliere pro tempore. 

Le reazioni alla bocciatura della mattinata di Merz non si erano fatte attendere. Il partito popolare di destra Alternativa per la Germania (AfD) ha esultato per la mancata elezione del leader cristiano-democratico (CDU) a cancelliere al primo turno, ricordando come anche questo risultato, oltre al programma di governo sterminato di 144 pagine, mostra la fragilità della coalizione formata da CDU-CSU e dai Socialdemocratici di centro-sinistra (SPD), usciti perdenti alle elezioni. «Ciò dimostra la debole base su cui è costruita la posticcia coalizione tra CDU/CSU e SPD, bocciata dai cittadini», auspicando irrealisticamente che lo stesso Merz dovrebbe «rinunciare all’incarico e spianare la strada alle elezioni generali».

I Socialisti, partner minore della futura coalizione di governo, dopo la riunione del gruppo parlamentare, hanno dichiarato di non essere responsabili dei sei voti mancanti che hanno impedito a Merz di diventare il nuovo cancelliere tedesco al primo turno di votazioni. L'indice azionario tedesco DAX ha subito una battuta d'arresto per la mancata elezione di Merz, dopo un recente e netto miglioramento della fiducia degli investitori tedeschi per le promesse di investimenti epocali da parte del nuovo governo nell’industria della difesa e nelle infrastrutture. Il Presidente della Camera di Commercio e dell'Industria tedesca (DIHK), Peter Adrian, aveva espresso grande preoccupazione e invitato tutti i partiti politici ad assumersi le proprie «responsabilità di formare rapidamente un governo solido e capace di agire. L'economia non può permettersi di restare a lungo con le mani in mano». Così la Germania ha dovuto attendere il pomeriggio di ieri per aver il proprio cancelliere, un capo di governo ‘azzoppato’ dalla sua stessa coalizione, dopo una delle giornate più drammatiche del Bundestag tedesco e del paese.

Nel frattempo, mentre l’AfD ha presentato ricorso contro la classificazione del partito come estremista da parte dell'agenzia di intelligence interna ed il prossimo ministro degli Interni tedesco Dobrindt si sia detto scettico sul bando della destra popolare,  l'ex leader dal 2013 al 2017 dell’ Alternativa per la Germania (AfD) Frauke Petry ha annunciato che si sta preparando a creare un nuovo partito per le elezioni del 2026, una compagine politica che promuova e combatta per la libertà, per la drastica riduzione della quota di spesa pubblica al 25% in cinque anni, cioè meno 5% all'anno e la libertà di espressione. Dopo lo schiaffo della mattinata Merz e la sua coalizione partono azzoppati, con i sogni di gloria e leadership continentale ridotti e senza aver affrontato il vero problema del calo crescente e sconcerto galoppante di popolarità che, dopo la giornata di ieri, sono destinati a salire. 



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