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LETTERE IN REDAZIONE

Gheddo ha ragione. Parola di missionario

"...È evidente che la promozione umana totale arriva solo quando viene accolto il dono della fede. Tutto il bene che possiamo fare, senza questo elemento, resta incompleto e fragile".


Gentile Direttore,

Ho letto con molto piacere l'intervista di Antonio Giuliano a padre Piero Gheddo. Mando un commento esemplificativo nella stessa direzione.

Qualche tempo fa sono stati celebrati i battesimi e le prime comunioni di alcuni bambini e bambine del nostro centro. Non si trattava, a dire il vero, di conversioni: erano tutti figli di genitori cattolici che, per vicende famigliari o sociali avverse (separazioni morti o guerra) non erano ancora stati battezzati. Eravamo anche in ritardo: da tempo bambini e famiglie chiedevano che si facesse questo passo.

Io non ero presente ai battesimi. Rientrato in sede sono andato con gioia a congratularmi con ognuno di loro, e ad accoglierli nella grande della Chiesa.

Sarà che “l'occhio del padrone ingrassa l'asino”, per dirla in modo brutale ma efficace, ma mi sembra che solo un cieco (in senso fisico o ideologico) possa riuscire a non notare il cambiamento che il battesimo e l'Eucaristia operano nella vita delle persone. Dei bambini in particolare, data la loro tendenza a rispondere spontaneamente, a lasciarsi coinvolgere totalmente e senza filtri. I benefici si notano a livello di carattere, di comportamento, a volte persino a livello fisico (siamo un tutt'uno di psiche e soma, ci ripetono i guru della scienza medica e psicologica).

Una maggiore stabilità e serenità; un miglioramento nella capacità di concentrazione, anche scolastica; una più spiccata disponibilità ad amare gli altri, a spendersi per loro, a mettersi nei loro panni, con la conseguenza di godere della loro amicizia e vicinanza; una marcia in più, quella della preghiera e dello spirito, quando altre dimensioni della vita quotidiana sembrano fallire: ovviamente questi sono semi, ed hanno bisogno di cure per svilupparsi. Ma sono visibili, quasi da subito.

È evidente che la promozione umana totale arriva solo quando viene accolto il dono della fede. Tutto il bene che possiamo fare, senza questo elemento, resta incompleto e fragile.

Sarà dura per i laicisti, peraltro spesso onesti e benintenzionati, comprendere queste cose. Ma per chi ha occhi per vedere, sono chiare come il sole.

P. Pierluigi Vajra
missionario somasco in Sri Lanka