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5° ANNIVERSARIO IN CIELO

David, un fiume di Grazie. Ed è solo l'inizio...

A cinque anni dalla nascita al Cielo del ragazzo di Roma che ha offerto la vita per la conversione dei giovani, non si contano le testimonianze di persone che hanno ricevuto grazie specialissime attraverso la sua intercessione. Ma il dono più grande che David Buggi fa a ciascuno di noi è certamente quello di mostrarci che la Vita vince la morte, tutte le morti della nostra esistenza, compresa l'ultima che è solo un passaggio verso la Vita Vera. Il Paradiso di Dio.

 

Attualità 18_06_2022

Da Roma a Milano, dal Brasile alla Terra Santa, da Napoli a Medjugorje…sono moltissime le testimonianze che a cinque anni dalla nascita al Cielo di David Buggi giungono sino a noi da ogni dove.

C’è chi lo ha sognato ottenendo una grande consolazione, chi ha passato l’esame universitario più ostico grazie a lui, chi lo ha incontrato nello spirito, sentendolo vicino come un fratello. E ancora: c’è chi assicura di essere guarito da un male grave grazie alla sua intercessione, chi lo sente vivo e presente nella lotta contro il maligno e chi addirittura se lo è visto apparire nel suo ufficio, scoprendo solo dopo, che quella figura nitida e sconosciuta apparteneva ad un santo ragazzo giunto sin lì dal Cielo per cambiargli la vita…

Oggi, sabato 18 giugno, alle ore 19,00 presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei martiri a Roma, ci sarà la Messa a lui dedicata e celebrata dal suo sacerdote e amico don Pierangelo Pedretti. Ma chi è David Buggi?

SCELTO DA DIO

David è un ragazzo di Roma di 17 anni che sale al Cielo il 18 giugno del 2017, offrendo la sua giovane vita affinché tutti i giovani come lui possano incontrare Gesù Cristo ed in Cristo la Salvezza. Torna alla casa del Padre nel giorno in cui la Chiesa celebra il Corpus Domini, come a porre un sigillo su quella totale offerta d’amore.

David è un ragazzo come tutti, uno dei tanti che potresti incontrare alla fermata del bus o al tavolo del bar a bere l’aperitivo. È persino un campione sportivo della nazionale di hockey subacqueo. Frequenta il post cresima, il Cammino Neocatecumenale e la Fraternità Francescana di Betania, tutti lo conoscono per i suoi grandi abbracci pieni di gioia e di Amore.

Eppure, da quel giorno, David non è più lo stesso: da quando, con tutto il suo cuore, decide di dire “Sì” alla volontà di Dio che lo vede ammalarsi di tumore nel pieno della sua adolescenza. Un “Sì” che gli costa una lotta dura e tenace, perché - amante della vita com’è - David non accetta di vedersela strappare dalle mani, ma a cui approda grazie al rapporto filiale con il “suo” sacerdote e all’amore mistico per la Vergine Maria, che gli presentano Dio come un Padre veramente Buono.

David si fida e quel Padre diventa il suo Padre: “È stato l’anno più bello della mia vita!”, così arriva a parlare dei suoi ultimi tempi sofferti su questa terra. Tempi in cui cresce in lui l’amore per il Crocifisso, a cui va sempre più assimilandosi, non solo nella sofferenza, ma specialmente nella gioia di farsi prossimo a tutti per portare la luce di Dio che vive in Lui. Non a caso, sarà l’Eucaristia il cibo che David desidera mangiare e adorare quotidianamente.

Così, nella disgrazia di una malattia che lo ha sconfitto nel corpo, David riesce a vedere la Grazia di Dio venirgli incontro personalmente e l’occasione feconda per fare della sua vita un capolavoro d’amore.
Non per un suo merito, ma perché, ormai povero di tutto, David ha lasciato il campo completamente libero all’azione dello Spirito Santo che ha segnato per lui la vittoria finale. Il Paradiso!

Il suo funerale sarà una vera e propria festa di resurrezione e la sua “partenza” sarà per tutti l’inizio di una possibile amicizia che fa da ponte tra la terra ed il Cielo.

UN FIGLIO SANTO

Questa storia, non è una gran bella storia di cui si celebra il ricordo. David è vivo e da vivo è la testimonianza reale e continua che Dio esiste e ci ama come un Padre. A partire da quanto racconta alla Nuova Bussola Quotidiana la sua mamma Diana: “Quando nostro figlio decise volontariamente di offrire tutta la sua vita al Signore, accettando di morire a 17 anni, chiese una cosa a Dio: “Ti prego – Gli disse – tu però non fare soffrire i miei cari, specialmente mia madre”. Ebbene oggi, a cinque anni esatti dalla sua partenza per il Cielo, vi posso assicurare che Dio lo ha pienamente esaudito: dal giorno in cui David è salito al Cielo io sto nella gioia e non c’è un istante in cui il mio cuore ha conosciuto la tristezza”.  

Come si possa arrivare a tanto lo spiega poco dopo con grande semplicità: “Ogni giorno ho la prova che mio figlio è vivo in Cielo, che si prende cura di noi ed io non posso desiderare di meglio per lui e per tutti i miei figli: l’unica cosa che mi sta a cuore è la salvezza dell’anima e la sua è salva, in Paradiso! Come potrei essere triste?”.

E infatti, come detto al principio, dalla sua morte è letteralmente scaturito un fiume inarrestabile di vita, la vita stessa di Dio che attraverso David ha raggiunto e continua a raggiungere centinaia di persone sparse per il mondo. Molte delle quali giungono come testimonianze scritte e documentate di grazie ricevute a margine di una Novena privata diffusasi a macchia d’olio, perlopiù, con il semplice passa parola.

PER GRAZIA RICEVUTA

“Mi chiamo Mariarca. Ho 21 anni e studio Biologia all’Università Federico II di Napoli” – inizia così una delle tantissime testimonianze, che qui riportiamo.

“Circa un mese fa ho conosciuto David in un video su YouTube  e subito mi ha trasmesso una grande gioia, soprattutto per il suo completo abbandono nelle braccia del Signore...Da allora ho iniziato a pregarlo spesso e a parlargli come si fa con un amico e l'ho  sentito particolarmente vicino (anche io sono nata a novembre del 1999 e abbiamo anche altri aspetti in comune). L'ho pregato in particolar modo per un esame difficile da superare. Ero scoraggiata perché nonostante gli sforzi e le preghiere, il 3 giugno di quest'anno la professoressa mi aveva rimandato. Inoltre, mi sentivo un fallimento per diversi altri motivi personali. La mattina del 6 giugno (giorno del Corpus Domini) verso le 7/7:30, ho sognato David che mi rassicurava. Mi ha detto: “Tu l'esame lo passi”. A quel punto io sono scoppiata a piangere e gli ho confidato il mio stato d'animo per tutti i miei problemi… Lui mi ha abbracciata ed io ho messo la testa sul suo petto. Allora mi ha detto: “Il Signore ci ama, ci vuole bene nonostante tutte le nostre debolezze, le nostre fragilità...Lui ci ama!”. Mi ha dato davvero una grande gioia! Ieri ho sostenuto nuovamente l'esame e l'ho superato, rendo grazie a Dio e a David”.

Se questa prima testimonianza risale al giorno esatto del quarto anniversario al Cielo di David, il secondo racconto che segue, della signora Barbara, è accaduto un anno prima, esattamente il giorno del terzo anniversario.

"Ieri mi è accaduto uno strano fatto.. Ero a lavoro (...). Ero sola in stanza e la porta era chiusa, mi giro verso la porta ed ho avuto un "flash". Ho visto un ragazzo adolescente non molto alto, senza capelli robusto  e portava una maglietta grigia semplice, a girocollo. Preciso che non conoscevo la storia di David fino a questa stamattina..."

Dopo questa apparizione la donna spiega che nel suo ufficio entra Pino, un collega di lavoro per cui lei sta pregando da parecchio tempo, in quanto affetto da un tumore allo stomaco e prossimo ad una importante operazione programmata.

La testimonianza continua: "Tornando al ragazzo che ho visto ieri... Questa mattina mentre cercavo una canzone per pregare, apro Facebook che, casualmente, mi si apre sulla pagina del gruppo Beata Eustochio di Padova. Non so nemmeno perché, io apro il link… e appena lo apro, David inizia a parlare e mi accorgo che LUI ERA IL RAGAZZO CHE AVEVO VISTO... portava anche la maglietta grigia... Sono rimasta shockata!!!

Nelle cose che David diceva nel video, io capivo che parlava a me...e ho pianto tantissimo. Poi ho sentito il dovere di dare testimonianza". Da quel giorno Barbara è certa della presenza di David al suo fianco come maestro di fede e Pino, che non è stato mai più operato, ora sta bene. "Non so se esiste una causa di canonizzazione - conclude la donna - perché secondo me questo ragazzo è davvero alla destra di Dio".

                                                                                    

Se vuoi approfondire la storia di David Buggi ti consigliamo il nostro libro:  “Il Chicco di grano” di Costanza Signorelli