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Baby trans

Careggi, emergono irregolarità

All'ospedale di Careggi dove trattano minori con disturbi di "disforia di genere" a volte mancava il colloquio psicologico.

Gender Watch 03_02_2024

Qualche giorno fa da questo stesso blog avevamo scritto che «lo scorso 20 dicembre Maurizio Gasparri, capogruppo di FI al Senato, ha presentato una interrogazione parlamentare per chiedere informazioni su ciò che sta avvenendo all’ospedale Careggi di Firenze, dove da tempo stanno usando la triptorelina sui bambini [che presentano la cosiddetta disforia di genere]. Gasparri aveva affermato che la triptorelina “verrebbe somministrata a bambini di 11 anni senza alcuna assistenza psicoterapeutica e psichiatrica. [Il suo uso] sarebbe basato sul presupposto, inaccettabile, che con la pubertà bloccata i bambini hanno tempo di esplorare la loro identità di genere e decidere se proseguire il percorso di transizione”».

Ora veniamo a sapere dall’agenzia Ansa che nell’ospedale di Careggi in alcuni casi (ma per il momento non è dato di conoscere la percentuale) non è stato effettuato il colloquio psicologico previo alla somministrazione della triptorelina, colloquio obbligatorio.

Curioso ma non troppo che nell’articolo dove l’Ansa lancia questa notizia, dandole lo spazio di qualche riga, si faccia seguire un’altra notizia, a cui viene dato ben maggior rilievo, secondo cui 12 società scientifiche, di cui l’Ansa non indica il nome, qualificano la triptorelina come un farmaco addirittura salvavita. Ma in realtà la transizione ormonale provoca più danni che benefici come la Bussola ha spiegato in questo articolo. Un’altra prova che l’Ansa è un’agenzia orientata ideologicamente e non super partes.