Brigitte Bardot e i gay
B.B. disse che i gay «dimenano il sedere, alzano le dita e con le loro vocine da castrati si lamentano di ciò che quegli orribili eterosessuali gli hanno fatto passare»
Brigitte Bardot è morta lo scorso 28 dicembre a 91 anni. È noto il suo impegno per gli animali, meno note le sue polemiche contro l’invasione culturale islamica in Francia e il movimento MeToo.
Anche sull’ideologia omosessualista non le mandò a dire. Una volta affermò che i gay «dimenano il sedere, alzano le dita e con le loro vocine da castrati si lamentano di ciò che quegli orribili eterosessuali gli hanno fatto passare». Un commento sicuramente sopra le righe ma che, al di là del modo poco rispettoso per le persone omosessuali, centra uno degli aspetti dell’ideologia LGBT: il vittimismo. Dipingersi sempre come discriminati, incompresi, esclusi dal consesso sociale porta a solidarizzare con le presunti vittime e quindi a sposare le loro istanze.
In breve, seppur cccedendo nei toni, B.B. però colse nel segno.

